Contraccettivi, no grazie preferisco i metodi naturali
Una delle battaglie condotte dalla Chiesa in questi anni è quella contro l’utilizzo dei metodi contraccettivi. Una tale posizione è dovuta al fatto che il rapporto sessuale fuori dal matrimonio non è accettato ed anche dal fatto che questo dovrebbe essere esclusivamente finalizzato al concepimento. Chiaramente il mondo odierno non rispetta questa rigida logica ed i rapporti sessuali cominciano sin dalla più tenera età e spesso con diversi partner. In questa prospettiva di incontri occasionali dove i partner sessuali non hanno un trascorso, il profilattico ha la funzione principale di evitare la trasmissione di malattie sessuali. Si tratta dunque di un problema molto complesso di cui, in questa sede, non parleremo. Tralasciando, dunque, il discorso sulla liceità dei rapporti prematrimoniali, di seguito vogliamo riportare la testimonianza di un uomo che all’interno del proprio matrimonio ha deciso di abbandonare i contraccettivi come condom e pillole per utilizzare metodi contraccettivi naturali.
Ecco perché preferisco i metodi naturali ai contraccettivi
L’uomo in questione spiega come abbia scelto di praticare insieme alla compagna l’astinenza fino al matrimonio, questo ha fatto sì che sia lui che la moglie fossero inesperti sui metodi per evitare la gravidanza ed ha portato alla nascita di 3 figli nel giro di pochissimi anni. La coppia era allo stremo e l’idea di avere un rapporto sessuale generava delle tensioni che nuocevano gravemente alla stabilita della stessa. Giunti a questo punto si sono rivolti ad un consulente spirituale che ha consigliato loro di usare il profilattico, ma i problemi tra i due si sono solamente acuiti: “Abbiamo vissuto la peggior aridità della nostra relazione. La nostra intimità, liberata e svuotata della sua fecondità non era più capace di unirci”.
Ma qual era il motivo si questo? Secondo l’uomo la lontananza di quel periodo era dovuta all’aver scisso la fecondità e l’unità: “Fecondità ed unità non sono scindibili ma dall’una dipende anche l’altra. Ce ne siamo resi conto e ce lo siamo detti, perché fortunatamente il dialogo tra noi non è mai mancato. Non era più un gesto che esprimeva la nostra profonda unione dei cuori ma sempre più spesso era usare Luisa per il mio piacere che dal gesto scaturiva”.
Compreso il problema, la coppia ha deciso di tornare a metodi contraccettivi naturali ed ora vive il proprio rapporto in maniera serena ed ha scoperto una forma di amore che trascende il sesso ed il desiderio di raggiungere l’amplesso ad ogni costo: “Quello che un tempo era motivo di insoddisfazione e frustrazione per me, cioè l’impossibilità di avere un rapporto con la mia sposa ogni momento che io lo desiderassi, divenne occasione per educarmi a una tenerezza non per forza condizionata ad avere un amplesso. Iniziai a parlare maggiormente il linguaggio d’amore degli sposi, fatto di dolcezza, ascolto, tenerezza e attenzione. Luisa si è sentita profondamente amata e accolta, e anche lei ha acquisito da questo mio nuovo atteggiamento forza e sicurezza nel comprendere i segni del suo corpo, rendendomi sempre partecipe della scelta finale”.