La chiesa ed il convento dell’Annunziata di Pontremoli, in provincia di Massa-Carrara, sono intimamente legati alle apparizioni del 1470 alla giovane pastorella.
Ad oggi, il complesso dell’Annunziata è considerato come il monumento quattrocentesco più importante in tutta la provincia di Massa Carrara.La facciata del Santuario risale al 1558, mentre l’interno si presenta in un’unica grande navata.
L’interno dello splendido Convento dell’Annunziata
La scalinata in pietra conduce all’abside, e sopra la scalinata di accesso alla zona del presbiterio si trovano la cantoria e l’organo. Entrando dal lato nord infatti si passa per la porta affacciata sul borgo, e ci si imbatte nell’acquasantiera in marmo del 1543 e nel tempietto marmoreo ottagonale, situato al centro della navata, realizzato a Carrara alla metà del 1526.
Si tratta di un’opera molto complesso, attribuita a Jacopo Sansovino o ad un allievo del grande scultore romano, il Tribolo. Attribuzione di recente messa in dubbio da studiosi che pensano il complesso del tempietto sia stato realizzato dalla bottega dello scultore carrarese Pietro Aprile.
Le statue raffiguranti l’Annunciazione e la pala del Cambiaso
Le statue che si trovano attorno alla cupola e alla lunetta, raffiguranti l’Annunciazione, sono poi un fiore all’occhiello del Santuario. Come anche la pregevole statua di Sant’Agostino posta nella nicchia posteriore, o le due figure affrescate di San Gerolamo e Sant’Ambrogio, ai due lati, oggi attribuite a Luca Cambiaso.
Sopra l’altare si trova la pala del Cambiaso che raffigura l’Adorazione dei Magi, datata 1558. Una tavola ad olio inizialmente tutt’uno con la lunetta ora situata sopra la porta d’ingresso della sacrestia, a destra dell’ingresso principale, e raffigurante Dio Padre che benedice una scena sottostante.
Convento dell’Annunziata: luogo di misticismo e di capolavori
Sono poi molte le altre opere presenti all’interno della chiesa dell’Annunziata, luogo intriso di misticismo e allo stesso tempo anche di una raccolta di capolavori che meritano di essere visitati.
Di cui il più importante è certamente quello che si trova dietro l’altare cinquecentesco. Vale a dire, l’affresco del quindicesimo secolo davanti a cui sono avvenute le apparizioni miracolose della Madonna alla giovane pastorella.
Giovanni Bernardi