Corinaldo: “Mamma mi ha protetto fino alla fine”, dice la figlia di una delle vittime

Corinaldo
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Mentre attendiamo di sapere cosa sia veramente successo nella discoteca “Lanterna Azzurra” di Corinaldo, in provincia di Ancona, in cui è avvenuta quella assurda tragedia, tra i giovanissimi che aspettavano il concerto del loro idolo; mentre veniamo a conoscenza di qualche particolare su quelle 6 vite spezzate e rimpiante, accogliamo anche la testimonianza della figlia di Eleonora.

Corinaldo: si chiamava Eleonora la madre che ha perso la vita

Lei è la giovane madre di 39 anni, che aveva accompagnato la sua bambina al concerto e che ha perso la vita per proteggerla.
A causa di ciò che è accaduto in quella discoteca, a causa della negligenza di molti (o di qualcuno in particolare) e nell’allarmismo causato da una bomboletta di peperoncino urticante, ha lasciato 4 figli: la più grande, che in quel locale l’ha vista morire, impotente; 2 gemelline di 7 anni e il più piccolo che non ha compiuto i 2 anni di vita.

La figlia che era con lei racconta: “Mamma mia ha protetto fino alla fine“. “Quando siamo finiti in mezzo alla folla, lei urlava “c’è la piccola, c’è la piccola”. Cercava di farmi spazio con il suo corpo, per non farmi schiacciare, poi è caduta più in basso…”
Con mamma e figlia c’era anche Paolo, il marito di Eleonora. Anche lui ha cercato di difendere la sua famiglia, ma la folla era impazzita: “Ero un passo più avanti rispetto a lei e alla bambina.

Ho sentito un odore acre e ho detto: via da qui, correte! Poi mi sono ritrovato nella folla che mi spingeva fuori, non ho potuto raggiungerle, le ho perse di vista…”.
Quando le ha raggiunte di nuovo, per Eleonora era troppo tardi. Paolo ha provato a rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare.

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Antonella Sanicanti

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