La dura frecciata di Fabrizio Corona contro Fedez e il suo continuo accanirsi, di fronte al suo pubblico, contro i cattolici.
La stoccata di Corona mette in luce le contraddizioni di personaggi come Fedez che, a dire di quanti li criticano, sarebbero totalmente imbrigliati da interessi commerciali, politici, economici e di varia natura al punto da non potere parlare di niente e di nessuno, essendo continuamente ricattabili. Allora, è lo sfogo di Corona, finisce che attaccano la Chiesa, l’unica che non ha legami con quel mondo consumistico e materialistico di cui gli influencer si fanno rappresentanti.
L’ex fotografo dei vip, che continua a vivere un momento duro nella propria vita in seguito al lungo tempo passato tra carcere e domiciliari, non ci sta e si sfoga con una story di Instagram, riaccendendo le frecciate già lanciate nei giorni scorsi. Lo fa toccando il tema della Chiesa e la codardia che si mostra nell’attaccare un’istituzione che oggi è rimasta praticamente l’unica a difendere la dignità dei più deboli, il tutto solamente perché “fa figo”. O forse, come fa notare Corona, era così qualche decennio fa.
Di tutto questo, è complice anche una politica che si occupa soltanto di argomenti futili per distrarre l’attenzione dalla problematiche ben più sostanziose delle difficoltà economiche di famiglie e lavoratori, dello sfruttamento ormai indiscriminato di multinazionali liquide che fanno il bello e il brutto tempo.
Nei mesi fa avevamo già visto un serrato e inaspettato scambio di battute tra Adriano Celentano e Fabrizio Corona, in cui il “Molleggiato” indicava all’ex “re dei paparazzi” la strada per salvarsi dal dolore e dalla disperazione, quella di Gesù Cristo. Lui, Corona, inaspettatamente ha risposto in maniera positiva, spiegando che è un’idea che tocca le corde del suo cuore, con (vero) coraggio e apertura.
Stavolta, postando una foto di Fedez Corona ha usato parole molto dure: “Questo sfigato è rimasto fermo ai tempi del liceo dove per tutto ce la si prendeva con la Chiesa perché era molto antagonistica come cosa“. In sostanza, a Corona non piace il modo di Fedez di attaccare tutto e tutti, per la semplice ragione che è estremamente evidente l’ipocrisia di fondo.
“Adesso siccome ha paura di tutto perché con Amazon non può fare quello, con Coca-Cola non puoi fare quello, con il fondo non puoi fare quello, che gli rimane?“, dice Corona, usando in seguito parole discutibili e magari improvvisate ma che denotano senza dubbio un sentimento di fondo sincero e schietto. “La Chiesa, tanto ormai è già morta, Cristo è morto si sa, è resuscitato a Pasqua”.
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Infatti è proprio questo il punto: l’accusa di Corona tocca la mancanza di credibilità di chi si definisce rapper di strada, cresciuto nelle periferie, e poi va a destra e a sinistra a fare la morale a chiunque, persino ad uomini di Chiesa. Oltretutto, su temi assolutamente delicati e su cui è imprescindibile una preparazione a dir poco approfondita.
Cosa che, in tutta evidenza – è questa la critiche che viene spesso sollevata – Fedez non ha, ma che al contrario si proferisce elargire opinioni non richieste per interessi commerciali, di immagini, oltre che solamente per imbonire il suo pubblico social.
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“Ma che rivoluzione è questa? Fa il fenomeno. Avete rotto il ca***. Attenzione Fedez, che adesso arriva il Codacons, sei un rivoluzionario… ma vai a fan****! Il CodaCrist gli farà causa!”, conclude Corona, in maniera ancora più sguaiata e sfrontata, non ricevendo tuttavia al momento alcuna risposta da parte di Fedez o della moglie Chiara Ferragni.
La critica di Corona era però iniziata già nei giorni scorsi. “Non è ironico che tipi così cantino e narrino che vengono dalla strada e poi abbiano la famiglia perfetta, la moglie perfetta, i figli perfetti, la bici, la mamma, la tavola apparecchiata… Ma che cos’è questo sogno borghese?“, chiedeva. In sostanza, il fronte degli influencer è aperto, come anche la discussione sulla Chiesa all’interno dei social.
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Speriamo, e preghiamo, affinché anche i più giovani possano prendere coscienza dell’importanza e del valore di certi temi, come la fede in Gesù e il ruolo – nonché la costante persecuzione – della Chiesa nel mondo, e di farne tesoro per la propria vita affinché crescano in rettitudine e in verità, nell’amore del Signore che non lascia mai indietro nessuno.
Giovanni Bernardi
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