Dal Coronavirus, ai ghiacciai color sangue, alle piaghe d’Egitto

Le foto dei ghiacciai dell’Antartide ci mostrano un fenomeno inconsueto, che alcuni hanno istintivamente associato alle piaghe d’Egitto. 

Foto dei ghiacciai dell’Antartide color rosso sangue (sourceweb)

In tutto il globo vediamo uno sconvolgimento continuo dell’ordine naturale. Ma, come Israele fu liberato da Mosè, anche noi possiamo salvarci con la conversione

In questi giorni in Antartide si sta registrando un fenomeno molto particolare, incantevole, ma allo stesso tempo anche molto preoccupante. Come le foto mostrano, infatti, i ghiacciai dell’isola di Galindez hanno cominciato a tramutare il proprio colore candido in un rosso accesso, color sangue, dovuto a delle vaste chiazze che incredibilmente si sono formate un po’ alla volta.

I ghiacciai si tingono rosso sangue

La spiegazione scientifica che gli esperti hanno dato al fenomeno, ha a che fare con la presenza di particolari micro-alghe unicellulari all’interno del ghiaccio e della neve, chiamate Chlamydomonas nivalis.

La loro caratteristica è quella di stare nascoste nel periodo invernale, e in seguito uscire allo scoperto con la loro fioritura nel periodo estivo. Per colpa degli effetti del riscaldamento termico degli ultimi anni, le calde temperature sono arrivate in anticipo, e questo ha fatto si che le alghe siano uscite allo scoperto in netto anticipo rispetto al solito.

Tuttavia alcuni non hanno esitato a ricollegare questo accadimento alle piaghe di Egitto descritte nella Bibbia (Es. capitoli da 7 a 10). Quelle punizioni inflitte al Faraone che si era appropriato, rendendolo schiavo, del Suo popolo. Quel Faraone che si era levato contro Dio rifiutandosi di rimettere in libertà Israele.

I ghiacciai dell’Antartide tinti di un colore rosso sangue (sourceweb)

Lo sconvolgimento del Creato

Non è infatti difficile vedere come il 2020 si sia aperto con effetti terribili sull’ambiente, e fortemente catastrofici. Basti pensare al fuoco che si è accesso e in seguito divampato in tutta l’Australia, bruciando una quantità incredibile di vegetazione. Poi abbiamo visto l’Africa invasa dalle locuste, il terremoto in Vietnam e infine la diffusione non solo fisica, ma anche e soprattutto mediatica, del Coronavirus.

Tutti segni di una natura che si ribella nei quali, talvolta, si vuole presagire un avanzamento a grandi passi verso il Giudizio Universale. Sono gli stessi scienziati infatti che, in diversi contesti internazionali, hanno messo in luce come, di questo passo, il pianeta e con lui tutta l’umanità rischia di finire al collasso. Ma tutto questo non nasce da una volontà divina. Sono gli effetti dovuti al nostro stile di vita legato ai livelli di produzione dell’attuale società industriale: alle nostre libere scelte.

L’insegnamento del piaghe d’Egitto

L’insegnamento che tutti dovremmo ricordare legato a quella vicenda dell’Esodo ci parla di come Dio sia sempre presente, quotidianamente nella nostra vita. Il Signore ha dimostrato tramite Mosè che Israele era il Popolo Eletto. Lo ha fatto contro il più potente impero di quel momento storico; perché Lui è più forte di qualsiasi potenza umana.

Dio è forte questo il significato originario della parola Israele (Ysra’el). Ancora oggi, come sempre, la storia si ripete, ma noi cristiani che siamo quell’Israele che Dio ha scelto, abbiamo in mano uno strumento fondamentale, che non dobbiamo mai smettere di usare: la preghiera.

I ghiacciai dell’Antartide in questi giorni (sourceweb)

Finché gli uomini del mondo non avranno la forza di attuare la loro conversione, non potremo salvarci. E così anche il nostro pianeta rischierà di bruciare e di essere sempre più sconvolto, per colpa dei peccati e delle colpe dell’umanità, come l’ingordigia e il mancato rispetto del Creato che, ricordiamolo sempre, non è nostro ma ci è stato affidato dal Signore.

Giovanni Bernardi

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