Nonostante non ci siano rischi per quanto riguarda la trasmissione del coronavirus, boom di allarme per le punture di zanzare. Si può stare tranquilli.
Come ogni anno, le zanzare rappresentano un fantidioso compagno delle vacanze estive, in particolare quest’anno anche a causa del lockdown. Stando rinchiusi in casa, infatti, tante persone hanno a che fare con ambienti chiusi, oppure ambienti domestici outdoor come balconi, terrazze e giardini. Dove proliferano indisturbate le zanzare.
Così in questi giorni si sono esponenzialmente moltiplicate le richieste di chiarimenti in particolare sui siti medici specializzati. L’Osservatorio Rentokil ha infatti rilevato che “che nel periodo da aprile a luglio c’è stato un incremento di visite del 40% sulle pagine dedicate a questo infestante sul sito Rentokil.it rispetto allo stesso periodo del 2019”.
Un aumento di ricerche molto probabilmente causato anche da una paura crescente relativo al contagio. Il timore, infatti, è che trasportando il sangue di altre persone attraverso le zanzare possa esserci anche una diretta conseguenza relativa alle infezioni del coronavirus. Con il pericolo di essere infettati nonostante si stia rinchiusi in casa. Oltre il danno, cioè, la beffa.
“L’aumento delle ricerche per ottenere informazioni sulla zanzara e sui metodi per prevenirne le infestazioni è stato anche alimentato dalla paura del contagio di Covid-19 attraverso le punture di questo insetto”, è l’affermazione degli esperti in base allo studio. Che tuttavia invitano a stare tranquilli. “Recenti studi scientifici hanno però dimostrato che le zanzare non sono vettori del virus Sars-CoV-2″.
Diversa perciò la situazione del coronavirus rispetto ad esempio ai rischi che riguardano altri virus e patologie. Come la malaria, la febbre Dengue, il virus del Nilo Occidentale, il virus Zika, la Chikungunya e la febbre gialla. Tutti mali che vengono anche trasportati dalle zanzare, ma che non riguardano il nostro paese. Tuttavia, rendono comprensibile la paura di molti.
“Nonostante questo insetto possa essere vettore di molte malattie e virus, i risultati preliminari di un recente studio italiano, condotto dall’Istituto superiore di sanità e dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, escludono la cosiddetta competenza vettoriale della zanzara, ossia la capacità di trasmettere il patogeno“, spiegano gli esperti.
Affermazioni valide sia per la zanzara tigre (Aedes albopictus) sia per la zanzara comune (Culex pipiens). “Il virus, una volta penetrato all’interno della zanzara mediante un pasto di sangue infetto, non è in grado di replicarsi e di superare la barriera intestinale dell’insetto”.
Tuttavia, resta sempre positivo garantire un buon livello di prevenzione dalle zanzare nel proprio ambiente domestico. Come può avvenire ad esempio con dispositivi quali zanzariere, repellenti naturali, repellenti chimici, candele e spirali, diffusori elettrici, apparecchi a ultrasuoni.
Giovanni Bernardi
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