Il pericolo e il disagio per il dilagare del Coronavirus si fa sentire forte, in questi giorni solenni, in cui la Chiesa celebra la Passione di Cristo, la sua morte e risurrezione.
Anche Giuseppe Conte, dunque, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ci esprime la sua vicinanza. “Siamo consapevoli del grande sacrificio che stiamo chiedendo ai fedeli e ai pastori, costretti a celebrare sine populo i riti della Settimana Santa”. (…) “Capisco il rammarico che l’intera comunità di fedeli prova, nel vivere una Pasqua diversa, lontani dal calore e dall’affetto dei propri cari, impossibilitati a partecipare alle celebrazioni del Triduo, culmine e centro dell’anno liturgico, a cui il nostro popolo è così legato”.
Il Coronavirus blocca il Triduo pasquale
Tutti noi vivremo quei momenti salienti che ricordano l’arresto, la condanna, la crocifissione, ma soprattutto la risurrezione di Cristo, abbracciati (anche solo spiritualmente) ai nostri cari, nelle nostre case – Chiese domestiche. Lo faremo con la speranza del Risorto che ci assicura una nuova vita.
Conte dice ancora: “Il Governo, che ha costantemente e doverosamente informato la Conferenza episcopale italiana in ogni più delicato passaggio, è grato per il senso di responsabilità con il quale i Vescovi italiani, sotto la guida del Cardinal Bassetti, hanno accolto queste misure, nella consapevolezza dei beni supremi coinvolti in questo momento così drammatico per la comunità nazionale”.
“Dobbiamo augurarci che da questa rinuncia possa nascere una stagione feconda, di cui potremo presto raccogliere i frutti, anche sul piano spirituale”. Ed è quello che ci auguriamo tutti.
Antonella Sanicanti
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