Coronavirus, i dati positivi ci dicono che le misure di contenimento dell’epidemia funzionano, e che per questo non vanno vanificate.
Quest’anno la giornata di Pasqua è stata vissuta in casa, ma i dati ci mostrano un calo considerevole. I malati in terapia intensiva sono diminuiti in maniera considerevole, e lo stesso per le vittime. La curva del coronavirus in Italia continua quindi da giorni a diminuire.
Coronavirus, positivi i dati. Ma non si può allentare la presa
Per il nono giorno consecutivo diminuiscono infatti i pazienti in rianimazione, e il numero delle vittime della giornata di Pasqua è stato il più basso registrato dal 19 marzo, 431. Per questa ragione gli studiosi hanno ormai cominciato a parlare di una tendenza consolidata, che “è ormai affidabile”, secondo le parole di Luca Richeldi, membro del Comitato tecnico-scientifico istituito dal governo.
“Le misure adottate e prorogate stanno avendo un impatto su questo virus”, si è infatti detto ieri nella ormai consueta e dolorosa conferenza stampa. Per questo, si può dire che la chiusura sta dando i suoi frutti. Un segnale importante che ci dice che non dobbiamo mollare la presa finché non saremo tornati tutti in sicurezza e le vittime di questo terribile virus non smetteranno di aumentare.
Coronavirus, non tutte le Regioni riapriranno alcuni negozi
Un assunto confermato dal presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. “Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno. Ma la decisione spetta al governo”, ha detto il medico.
Per questo la Regione Piemonte non riaprirà nelle prossime ore alcun negozio, come cartolerie o negozi di vestiti per bambini, come accadrà invece nelle altre Regioni italiane. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio nelle prossime ore firmerà la proroga delle restrizione. “Oggi è un giorno che abbiamo sempre vissuto come una festa e so che per tutti è un grande sforzo continuare a mantenere e rispettare la linea del rigore, ma è l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti finora”, ha detto il governatore.
Coronavirus, non bisogna vanificare gli sforzi
Lo stesso prolungamento ci sarà anche in Campania e in Veneto, dove oggi verrà resa pubblica la nuova ordinanza regionale sul coronavirus. “La tragedia non è conclusa. Sono molto preoccupato del fatto che qualcuno possa pensare che è già finita. Vorrei restasse agli atti”, ha affermato il presidente Luca Zaia. Precisando che “non compete alla Regione riaprire le imprese, così come le scuole. E non è uno scarica barile”. E che tuttavia resta “fondamentale adesso fare affidamento sul senso di responsabilità dei veneti. Torneremo alla normalità, ma nel tempo”.
Sulla riapertura delle scuole però, Zaia ha spiegato che per lui si tratterebbe di un fatale errore. Proprio ora in cui i dati stanno migliorando, “non possiamo permetterci una nuova accelerazione del virus”, ha commentato.
“E’ un grande sforzo ma è l’unico modo per non vanificare i sacrifici fatti finora”. Questo per il motivo che “la tragedia non è conclusa. Sono molto preoccupato che qualcuno possa pensare che è già finita”.
Giovanni Bernardi
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