Il tumore che avanza e assume una dimensione spaventosa, ma non vuole operarsi per il timore di contrarre il Coronavirus. Quando la paura diventa una prigione.
All’ospedale “Cardarelli” di Napoli, una donna è affetta da un tumore che la stava portando via, giorno dopo giorno. Per paura del Coronavirus, non vuole operarsi. Ma i medici l’hanno salvata.
Aveva paura di sottoporsi all’intervento, che avrebbe potuto salvarle la vita già qualche mese fa, a causa del Covid. Ma all’ospedale “Cardarelli” di Napoli sono riusciti a convincerla e a curarsi come era suo diritto.
Luisa, 64 anni, ha subito, qualche giorno fa, un intervento importante, durante il quale le è stato asportato un tumore di circa 20 kg. “La paziente era molto spaventata dal Covid, per questo ha rinunciato ad ogni tipo di controllo, nonostante i sintomi. Nei mesi il gonfiore è aumentato sempre più, sino a quando la donna si è finalmente convinta ad andare dal ginecologo” – ha spiegato il dottor Vennarecci, direttore del Reparto Chirurgia Epatobiliare e Trapianto di Fegato.
La paura del Coronavirus è stata tanta, e questo ha fatto forse perdere del tempo prezioso a Luisa, originaria della Campania, ma residente a Firenze. Dopo aver ricevuto la triste diagnosi, la donna ha scelto proprio l’ospedale napoletano per cercare di voltare pagina.
“Un intervento reso complesso ed estremamente rischioso dalle dimensioni della massa e dall’età della paziente. Ma tutto è andato nel migliore dei modi” – ha dichiarato il dottor Vennarecci.
“Il Cardarelli è infatti un’azienda ospedaliera di riferimento a livello regionale e nazionale, che non ha mai smesso di erogare prestazioni in emergenza e urgenza neanche nei giorni più duri della pandemia” – ha spiegato il direttore generale Giuseppe Longo.
Una storia a lieto fine, una donna che è tornata a vivere dopo la sua più grande paura. Ma non dimentichiamoci cosa l’aveva fermata: la paura del Coronavirus. La signora Luisa aveva più paura di contrarre il virus all’interno di un ospedale, tanto da decidere di convivere con un male ancora più grande.
Non sarà la sola…chissà quanti sono i malati, e non solo, che non si recano o non si sono recati più negli ospedali o negli ambulatori per visite mediche o di controllo. Quanti, per paura del Covid, stanno mettendo a repentaglio la propria vita, pur sapendo che basta una semplice visita a salvargli la vita.
Ma la colpa non è di chi ha bisogno e ha paura: siamo nel pieno di un periodo di vero e proprio “terrorismo psicologico”, dove per quella che definiremo “nostra cautela”, preferiamo non curarci e non andare più dal medico, a causa del Covid. Ricordiamoci una cosa (della quale, forse, molti se ne sono dimenticati): non si muore solo di Covid!
Fonte: napolitoday.it
ROSALIA GIGLIANO
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