Il Coronavirus ha cambiato le vite di ognuno di noi. Quella che vi raccontiamo ora è la storia di un medico che ha scelto di proteggere i senzatetto.
Proteggerli dal Coronavirus e curarli, su ispirazione di Madre Teresa. Così un medico ha deciso di cambiare la sua vita e donarsi ai più poveri.
La scelta del dottor Huggett: curare i senzatetto
Una scelta di vita radicale ma vera, quella che il dottor Thomas Huggett ha deciso di portare avanti per la sua di vita. Prendersi cura dei più poveri, in particolare durante questo difficile periodo di pandemia.
Il dottor Huggett, di Chicago, ha deciso di rimboccarsi le maniche e di curare chi più ne aveva bisogno, insieme a tutto il suo team. Gli Stati Uniti sono uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia e, l’unica soluzione per i medici è quella di assistere, anche fuori dagli ospedali, chi non ha più nulla.
“La soluzione che ho trovato? Lavorare con le autorità civili di Chicago ed affittare centinaia di stanze in due hotel del centro per creare una struttura per l’isolamento dei senzatetto. Qui ospitiamo persone che non hanno un posto in cui proteggersi dal Coronavirus” – ha confidato.
“Per loro non c’è distanziamento sociale”
“Per motivi di sicurezza, la gente sta applicando il distanziamento sociale e sta rimanendo a casa, ma i senzatetto non hanno una casa in cui proteggersi […] ma i senzatetto non hanno nulla e per loro la situazione può esser davvero molto pericolosa” – ha continuato il dottor Huggett.
Una situazione che sta sfuggendo di mano a molti: “Temiamo che il virus possa diffondersi rapidamente in questi ambienti, e soprattutto molte delle persone in questione sono ad alto rischio a livello sanitario: hanno più di 55 o 60 anni, magari hanno il diabete o problemi cardiaci, o altre problematiche […] Io resto qui la maggior parte delle notti per curarli”.
Dottor Huggett: “Ci ispiriamo a Madre Teresa”
Trasformare un hotel in un rifugio e dare accoglienza a chi è stato completamente dimenticato dal suo Paese: “Possiamo essere ispirati da persone come Madre Teresa e da altre che si sono prodigate a lavorare per i poveri. Possiamo guardare ai santi per avere un esempio. Certo: siamo tutti diversi, e non possiamo essere tutti Madre Teresa, ma possiamo rispondere a quello che Dio ci sta chiamando a fare” – ha concluso il dottor Huggett.
Davanti ad un’emergenza di questo tipo e con livelli così alti, non si possono voltare le spalle. L’opera che sta portando avanti il dottor Huggett è da lodare e da vera fonte d’ispirazione per molti altri medici. I medici e tutto il personale sanitario: i veri Santi della porta accanto, come li ha chiamati Papa Francesco.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: aleteia.org
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