Coronavirus, domani il nuovo Dpcm. Ma il governo esclude nuovi lockdown

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha affermato che il governo “esclude nuovi lockdown”. Oggi il nuovo Dpcm verrà presentato al Consiglio dei ministri.

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Il ministro Gualtieri tuttavia ha anche spiegato che “per escluderli dobbiamo evitare i contagi. Proprio perché l’obiettivo è non dover tornare a nuovi lockdown, dobbiamo mettere un surplus di attenzione e rigore nel contenimento del virus”.

Gli aspetti che riguarderanno il nuovo provvedimento del Governo

Le misure attese per il contrasto al Coronavirus e previste nel nuovo provvedimento del governo riguardano molteplici aspetti. Già al centro, tuttavia, di altrettante critiche. Si parla di mascherine obbligatorie anche all’aperto, chiusure anticipate dei locali e feste private, eventi e cerimonie a numero ridotto.

La linea del Comitato tecnico scientifico sarebbe quella di cercare di allontanare la necessità di un lockdown generale, attraverso però una restrizione progressiva delle misure nella stagione autunnale.

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Il provvedimento del Governo dovrà passare in Parlamento

Il provvedimento tuttavia dovrà sottoporsi a un passaggio in Parlamento prima di essere varato. Passaggio parlamentare che è previsto per domani. L’orientamento del governo pare tuttavia quello di introdurre l’obbligo di mascherine all’aperto in tutta Italia.

Idea che emerge dalla riunione a Palazzo Chigi del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza, oltre al ministro Francesco Boccia e al sottosegretario Riccardo Fraccaro. E che troverebbe pieno appoggio da parte del ministro della Salute Roberto Speranza.

L’ipotesi di lasciare libertà alle singole Regioni di inasprire le misure

L’obbligo verrebbe introdotto con l’obiettivo di frenare la risalita dei contagi. Tuttavia dipende anche da cosa emergerà dopo il confronto con il Parlamento. Il ministro Speranza martedì si presenterà alle Camere per riferire il tutto, e solo dopo questo momento il governo adotterà il Dpcm con le nuove misure.

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Una tra le ipotesi tuttavia ancora in discussione riguarda la possibilità per le Regioni di adottare norme anti-contagio meno restrittive di quelle del governo. Tutto dipenderà in sostanza dall’andamento della curva epidemica nei singoli territori. Così le Regioni potranno decidere di adottare disposizioni più restrittive di quelle decise dal governo.

Necessaria la delibera del Consiglio dei ministri

Non potranno tuttavia optare per l’introduzione, al contrario, di misure più morbide. A differenza di quanto ad esempio accaduto la scorsa estate con le discoteche, con risultati che poi si sono verificati negativi nel caso della Sardegna.

Per arrivare a effettiva la proroga sarà perciò necessaria la delibera del Consiglio dei ministri, da affiancare al decreto che disegni la cornice normativa. Le precedenti norme saranno infatti valide solo fino al 15 ottobre. La firma sul provvedimento si prevede che verrà posta il 6 ottobre. Anche perché il 7 scade il precedente Dpcm.

L’andamento dei contagi in Italia

L’ipotesi è che verrà emanato anche un secondo Dpcm, quindi, che possa fare da ponte tra il 7 e il 15 ottobre. Il successivo, invece, conterrà le misure che con molta probabilità, allo stato attuale delle cose, resteranno in vigore fino al prossimo gennaio.

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Roma, 2 aprile 2020. Mensa Caritas al Colle Oppio, distribuzione dei pasti durante il Corona Virus (Coronavirus).

Al momento, si contano 2.578 nuovi casi nelle ultime 24 ore. Sabato i casi erano stati 2.844. Tuttavia è anche minore il numero di tamponi di circa 26 mila unità, in totale nell’ultimo giorno 92.714. Il totale dei contagiati sale così a 325.329. Il numero delle vittime totali sarebbe di 35.986, con 18 nell’ultimo giorno.

Giovanni Bernardi

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