Coronavirus: “Evitare ogni spostamento”. Non solo in Lombardia ma anche in 14 province di Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Marche.
Non è un “divieto assoluto”, spiega, “non si ferma tutto”, così Conte ha annunciato i nuovi provvedimenti per contenere l’epidemia da Coronavirus.
“Mi assumo la responsabilità politica” prosegue il premier che ha poi specificato che non c’è blocco per i trasporti aerei e ferroviari e nessuno sarà impossibilitato a spostarsi per comprovate esigenze lavorative o per emergenze e motivi di salute. Le forze dell’ordine potranno però fermare e verificare il perché ci si trovi in zone a rischio.
L’appello agli italiani è quello di una sana auto-resposabilità con la quale, dice Conte “Ce la faremo”. La firma del decreto è arrivata a notte fonda e non senza perplessità dei presidenti di regione coinvolti. Si è creata molta confusione in merito ecco perché riportiamo testualmente quanto pubblicato sul sito dell’Ansa.
“Non c’è più una zona rossa – spiega il premier – scomparirà dai comuni di Vo’ e del lodigiano. Ma ci sarà una zona con regole più rigorose che riguarderà l’intera Lombardia e poi le province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano Cusio Ossola, Vercelli,Padova, Treviso e Venezia. Qui fino al 3 aprile – per fare solo due esempi – saranno limitati i movimenti, salva la possibilità di rientrare a casa propria, e i bar e i ristoranti dovranno chiudere alle 18 e per il resto della giornata garantire distanze di almeno un metro.
Chi ha 37,5 di febbre è invitato a restare a casa, chi è in quarantena ha il divieto assoluto di uscire. Restano chiuse intanto le scuole in tutta Italia. E Conte assicura che si lavora anche sul fronte delle misure economiche: lunedì o martedì non appena sarà pronta una bozza del decreto da 7,5 miliardi annunciato dal governo, incontrerà le opposizioni Ma, sottolinea, è il governo a gestire. L’altro fronte su cui il governo opera è quello sanitario: il premier annuncia la firma di un contratto per la produzione tutta italiana di 500 dispositivi al mese di rianimazione, con l’obiettivo di fare di più. E anche l’incremento della linea produttiva dei dispositivi di protezione come le mascherine.
La situazione è difficile e il contenimento di questo virus sembra più complesso del previsto, forse anche per causa nostra. Questo evento dovrebbe farci riflettere su quanto si dia tutto per scontato e come, il più delle volte, ci si renda conto delle cose proprio quando queste vengono meno. Usciremo da questo tunnel grazie anche alla preghiera ma, una volta fuori, proviamo a ricordare la lezione che ci sta arrivando. Imparare ad apprezzare ciò che abbiamo, perché nulla è scontato.
Cristiano Sabatini
Fonte: Ansa.it
“Aiutami a riconoscerti”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla Beata…
Il famoso regista che si prepara a girare il film sulla Resurrezione di Gesù dà…
La fede in Dio ha rappresentato uno dei momenti chiave della letteratura italiana: Manzoni, tra…
Uno dei due sacerdoti che danno inizio all’Ottavario per l’Unità dei Cristiani, fonda anche due…
Si basa sul fondamento della fede il tema della Settimana di preghiera per l'unità dei…
L'Adorazione eucaristica dovrebbe essere un appuntamento immancabile per ogni cristiano, tanto è preziosa per la…