Molti vivono come un disagio insormontabile la disposizione di stare a casa, per cercare di arginare il contagio da Coronavirus.
Chi ha una famiglia, qualcuno con cui parlare e uno stipendio da gestire per le spese necessarie, non ha, invece, proprio nulla da tenere.
Ci sono purtroppo tante altre persone, soprattutto anziane o che vivevano di lavoretti occasionali, che sono chiusi in casa e senza soldi.
Così, mentre noi ci affanniamo a scrivere sui Social che probabilmente questo momento di stasi ci farà mettere su peso, c’è chi non ha nulla da mangiare.
Coronavirus: aiuto, sono affamato!
A Salerno, una chiamata al 112, ha subito mobilitato gli agenti della polizia, quando dall’altra parte del telefono un uomo ha detto: “Sono vecchio, abbandonato ed affamato, aiutatemi”.
Sono stati loro a fargli la spesa e ad assicurarsi che avesse, finalmente, di che vivere.
Una situazione analoga si è verificata a Tolentino, in provincia di Macerata. Anche quell’uomo non aveva bisogno di cure mediche -come il primo- ma solo di qualcuno che gli portasse da mangiare. Ci hanno pensato i Carabinieri ad accogliere la sua chiamata e a provvedere.
In questo ultimo caso, l’uomo aveva solo 60 anni, eppure era ridotto allo stremo.
Queste persone, nonostante fossero senza cibo da giorni, rispettavano le norme delle autorità e stavano a casa, sperando che qualcuno si accorgesse del loro bisogno.
A Cerignola, in provincia di Foggia, un ottantenne aveva invece bisogno dell’insulina e, non avendo nessuno che potesse recarsi in farmacia per lui, ha chiamato i Carabinieri: “Non posso muovermi, ho bisogno di medicine!“.
Forse, anche nel nostro quartiere ci sono casi come questi, persone che stanno aspettando qualcuno che porga loro una mano o che segnali alle autorità il loro disagio.
Allertiamoci, dunque, per aiutare chi è solo e potrebbe avere bisogno del necessario. Preghiamo, che Dio ci illumini in questa nostra caritatevole missione e ci protegga tutti.
Antonella Sanicanti
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