Una notizia confortante per le donne in dolce attesa in questo duro periodo di coronavirus.
Pare infatti che sia statisticamente molto difficile che una donna in gravidanza possa risultare contagiata dal coronavirus e presentarne i sintomi, e nel caso lo fosse non pare possibile che la malattia possa trasmettersi al bambino.
L’infezione è risultata finora incapace di attraversare la placenta. Non nel periodo della gravidanza e nemmeno in quello del parto.
I risultati sono emersi da uno studio del Policlinico di Milano. Questo è stato condotto su 42 donne incinte che sono risultate positive al coronavirus, tra l’1 e il 20 di marzo. In seguito è stato pubblicato sulla rivista scientifica British Journal of Obstetric & Gynaecology. Nei casi monitorati dagli scienziati le mamme hanno partorito all’interno di sei diversi punti nascita situati nel territorio della Regione Lombardia.
Nello specifico, Fondazione Irccs Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Milano, Ospedale-Asst Fatebenefratelli-Sacco, Milano, Papa Giovanni XIII Ospedale di Bergamo, Fondazione Mbbm – Ospedale San Gerardo, Monza, Spedali Civili di Brescia; Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, Pavia.
In diciannove di questi casi, corrispondenti al 45 per cento del totale, queste presentavano sintomi di polmonite, ovvero il sintomo principale che si manifesta in chi è contagiato dal coronavirus. Sette di queste donne, pari al 37 per cento, avevano bisogno di ossigeno, e solo 4 di queste, il 21 per cento, sono finite ricoverate in terapia intensiva.
Quello che è emerso è che, in linea generale, al momento del parto le donne hanno riscontrato soltanto sintomi lievi, tra cui tosse e raffreddore. Ma il dato più rassicurante di tutti è quello che riguarda i nascituri. Tra questi, solamente uno è risultato positivo dopo il parto, e il caso non ha richiesto alcun supporto intensivo.
Un fatto che ha portato i ginecologi, inoltre, a constatare che la scelta migliore è data dal parto naturale. “Lo studio conferma che il coronavirus presenta rischi minimi per la mamme e per il nascituro”, ha così commentato Enrico Ferrazzi, Direttore dell’Unità di Ostetricia del Policlinico di Milano e primo firmatario dello studio retrospettivo.
“Certamente la soglia di attenzione è sempre alta, ma queste evidenze ci consentono di consigliare scelta del parto naturale alle future mamme”
Giovanni Bernardi
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