Un gruppo di studiosi tedeschi ritiene di aver individuato il tratto di genoma che permette ai pipistrelli di essere portatori sani del coronavirus.
Lo studio punta ad individuare una mutazione genetica che permetterebbe al nostro organismo di contrastare efficacemente i coronavirus.
Il mondo sta ancora affrontando l’emergenza Covid-19 e nei laboratori si cerca di capire quale sia la soluzione per rendere innocuo il virus. Al momento in Italia stiamo vivendo un periodo di relativa tranquillità, visto che, sebbene ci siano nuovi focolai controllati, la curva di contagio rimane stabile verso il basso. A livello globale, però, la pandemia non ha mai smesso di diffondersi ed anzi un nuovo record di contagi giornalieri è stato toccato nelle ultime 24 ore.
I Paesi maggiormente colpiti rimangono gli Stati Uniti (74 mila nuovi casi) ed il Brasile (55 mila nuovi casi), anche se a preoccupare maggiormente è la situazione in India, dove si registra un costante aumento (49 mila nuovi casi). Anche il numero di decessi in questi Paesi continua ad essere preoccupante visto che negli Usa ieri sono morte 1.150 persone, in Brasile 1.156 e in India 740.
Sappiamo che molti laboratori stanno lavorando alla sintetizzazione di un candidato vaccino e che in altri si studiano gli effetti di diversi farmaci allo scopo di trovarne uno efficace per le fasi acute della malattia. Contemporaneamente ci sono laboratori che cercano di capire in che modo si potrebbe contrastare l’effetto del Sars Cov 2 a livello genetico. Uno di questi è lo University College di Dublino, nel quale si sta portando avanti una ricerca sul genoma dei pipistrelli. Lo scopo è quello di capire come questi animali trasmettano il virus senza ammalarsi.
Bisogna ricordare, infatti, che la teoria principale è che il Covid sia emerso naturalmente attraverso un salto di specie. Il virus, insomma, si sarebbe modificato prima per poter infettare un animale più simile all’uomo e quindi l’uomo. Al momento non è chiaro se l’animale di mezzo sia il palinuro o un altro, ma la teoria è scientificamente valida. Altri coronavirus come Sars, Mers ed Ebola, infatti, sono giunti sino all’uomo attraverso un salto di specie.
I ricercatori, che collaborano con un laboratorio di Dresda, hanno intenzione di esaminare il genoma di tutte le specie di pipistrelli esistenti nel mondo. Un lavoro lungo e complesso che però, anche in queste fasi iniziali, ha già dato dei risultati significativi. Come si legge sulla rivista ‘Nature’, in cui sono stati pubblicati i primi dati, gli studiosi sono convinti di aver rintracciato un tratto di genoma che permette ad alcune specie di pipistrelli di sopravvivere al coronavirus.
Parlando con la rivista scientifica, Emma Teeling, ricercatrice dell’University College di Dublino ha spiegato: “I pipistrelli possiedono sistemi immunitari unici se riuscissimo a riprodurre la loro risposta immunitaria nell’organismo umano potremmo aprire la strada per la ricerca di una cura”. Il suo collega Michael Hiller ha aggiunto: “Ci sono delle mutazioni probabilmente responsabili dell’eccezionale immunità dei pipistrelli, in particolare della risposta immunitaria”.
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Luca Scapatello
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