In seguito al recente bilancio di 4 morti e 86 pazienti positivi, la Regione Lazio ha deciso di isolare la struttura San Raffaele del comune di Rocca di Papa.
Sia i pazienti che gli operatori sanitari sono invitati a rispettare un periodo di quarantena, alla struttura, in casa o in albergo, fino al 28 aprile.
Pericolo focolaio a Rocca di Papa
Nei giorni scorsi è emerso il rischio di un nuovo focolaio a Rocca di Papa, Comune di 17 mila abitanti circa facente parte della Città Metropolitana di Roma. Lo stato d’emergenza è stato attivato quando nella casa di cura San Raffaele sono emersi i primi casi di contagio. Alcuni degli ospiti, infatti, hanno sviluppato i classici sintomi del Covid 19 e sono deceduti poco tempo dopo. Così tutti gli ospiti ed il personale si sono sottoposti al test del tampone dal quale è risultato che ben 86 persone sono positive. Nel contempo il bilancio delle vittime è salito a 4.
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Data la situazione di pericolo nelle scorse ore il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza con la quale si predispone l’isolamento totale della struttura e di tutte le persone che vi si sono recate in questi giorni. Per evitare che qualcuno decida di uscire dalla struttura verrà formato un cordone sanitario e verranno controllate le tre uscite. L’ordinanza prevede che il periodo di isolamento duri sino al 28 aprile.
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San Raffaele: in isolamento pazienti e operatori sanitari
L’ordinanza firmata dal Governatore della Regione Lazio prevede che sia impedito perentoriamente l’accesso a chiunque. L’unica eccezione riguarderà i fornitori e gli operatori, i quali in ogni caso dovranno sottostare a delle regole: contingentamento all’ingresso, controllo giornaliero tramite termoscanner e saturimetro.
Per il personale della struttura, inoltre, si prevede che una volta lasciata la struttura si rechino solamente a casa. Qualora nell’abitazione non avessero spazio sufficiente per rispettare il distanziamento sociale e non potessero rimanere in struttura, potranno usufruire di una camere d’albergo nelle strutture limitrofe alla casa di risposo.
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Luca Scapatello