Si chiama don Alberto Debbi, il sacerdote in grado di curare, non solo lo spirito, ma anche il corpo!
Il vice-parroco di 44 anni di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, è anche un medico, laureatosi al Policlinico di Modena, nel 2001, e specializzato proprio per le malattie dell’apparato respiratorio.
Sembra, dunque, che questa nuova “chiamata” sia proprio per lui. In questo periodo di restrizioni, per arginare il contagio da Coronavirus, anche le parrocchie sono dispensate dalle celebrazioni, dunque, don Alberto Debbi ha deciso di togliere momentaneamente il talare, per indossare il camice bianco e soccorrere i malati dell’ospedale di Sassuolo, al centro Covid-19 del Modenese, come medico in Pneumologia.
Coronavirus: una preghiera per don Alberto e per la sua nuova missione
Don Alberto Debbi ha utilizzato Facebook, per spiegare ai fedeli la sua scelta coraggiosa: “Vi chiedo una preghiera per me. Da mercoledì, ricomincerò (temporaneamente) il mio mestiere di medico, all’Ospedale di Sassuolo, in Pneumologia, centro COVID-19.
Penso che in questo periodo difficile e di sofferenza, sia anche questo un modo per “spezzarsi” e mettersi a disposizione con tutto quello che abbiamo.
Era una parte di me ancora viva e ora più che mai mi spinge a donarmi. Ringrazio il Vescovo e don Sergio che mi danno la possibilità di farlo. Anche se “un po’ più distante”, rimarrò raggiungibile via cellulare e quant’altro … Continuerò a pregare e a celebrare la Messa per tutti voi. Ora, come mi ha detto un’amica, il mio altare diventa il letto del malato. Un abbraccio a tutti! Coraggio!”.
Anche noi, dunque, ci uniamo alla preghiera dei parrocchiani di don Alberto Debbi, perché Dio faccia grandi cose, attraverso i suoi servitori e li protegga; perché abbiamo davvero la forza di dimostrare a tutti noi l’affidamento totale a Dio e alla sua Provvidenza divina.
Antonella Sanicanti
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