Lorena Bianchetti continua ad accompagnare gli italiani alla preghiera con il suo programma ‘A sua immagine’ ogni sabato e ogni domenica.
La conduttrice Rai ritiene che questa emergenza possa aiutarci a riscoprire aspetti della vita che da tempo venivano sottovalutati, ma anche di riscoprire sé stessi e la spiritualità.
Lorena Bianchetti è uno dei volti della Rai che non cede al Coronavirus e aiuta gli italiani in questo momento di difficoltà. La conduttrice, infatti, non ha mollato ed ha continuato a trasmettere da uno studio vuoto il programma d’informazione religiosa ‘A sua immagine’. Gli appuntamenti con lei sono come di consueto il sabato alle 15:55 e la domenica alle 10:30. Nell’appuntamento del sabato ci accompagna alla Messa del Papa, mentre in quello domenicale precede l’Angelus del Santo Padre.
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Chiaramente la conformazione (non propriamente il format) del programma si è dovuto modificare in base alle esigenze. In scaletta ci sono le informazioni più importanti riguardanti la situazione attuale. Vengono poi mostrati video di preti che continuano a dire Messa utilizzando i social e le stesse interviste avvengono tramite Skype. Proprio questo essere maggiormente casalingo ha fatto percepire a Lorena un cambiamento nel rapporto con i suoi fan: “Mi sembra giusto continuare un servizio per la gente che sta casa, per fornire un supporto spirituale e di conforto, ma anche : “Credo ancora di più all’importanza di tv e social, tanto demonizzati ma ora fondamentali in tutti i sensi, per informarsi, per tenere i rapporti”.
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La conduttrice non si sofferma a parlare dell’ovvia drammaticità della situazione sanitaria. Preferisce sottolineare come le misure restrittive imposte agli italiani possano essere viste come un’opportunità. La sua speranza non nasce esclusivamente dalla fede, ma anche dalla constatazione che il cambio di abitudini possa anche portare un vantaggio alla vita delle famiglie italiane.
In che modo? Ecco a cosa si riferisce Lorena: “In tanti correvamo come i criceti: questo stop obbligatorio e impensato, ha dato la sensazione di vivere un ‘non tempo’. Adesso penso che la gente finalmente abbia capito la re- sponsabilità di ogni singolo. Vedo un percorso: una volta a casa c’è modo di fare silenzio con se stessi, di rinsaldare i rapporti, di riscoprire l’importanza dell’essenzialità e di una dimensione spirituale, di non essere schiavi del tempo ma di vincerlo”. E ancora aggiunge: “Da quello che mi scrive il pubblico sento che c’è tanta paura, ma quando hai confidenza con la paura scatta la resilienza, la capacità di gestire la situazione in un momento difficile. Questo tempo è un’opportunità”.
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Luca Scapatello
Fonte: Avvenire
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