Come e dove utilizzare la mascherina, anche all’aperto, per arginare quella che ormai sembra la nuova e annunciata ondata di contagi da Coronavirus?
Ci chiediamo, in quali casi è d’obbligo indossarla, quando incontriamo altre persone, distinte dal nucleo familiare. Il nuovo Dcpm del 7 Ottobre spiega tutto nel dettaglio.
Coronavirus: la mascherina anche in auto?
In auto, ad esempio, possono evitare di indossare la mascherina coloro che viaggiano con persone dello stesso nucleo familiare o che condividono la stessa abitazione. Per chi dovesse trasgredire questa norma, è prevista una multa che va da 400 a 1.000 euro. Ovviamente, si deve dimostrare di essere in regola con un documento di identità o una dichiarazione anagrafica.
Se si usa lo scooter per andare a scuola o al lavoro, la mascherina va indossata, anche con il casco. L’eventuale passeggero può essere solo un convivente. Sui monopattini elettrici e in bicicletta si viaggia sempre da soli e con la mascherina. Si possono portare solo i propri bambini sul seggiolino sulla bici.
Se si usa un taxi, è necessario sedersi sul sedile posteriore. Il taxi non può trasportare più di due persone e tutti, all’interno, compreso il conducente, devono mettere la mascherina. Sulle auto di proprietà, i non conviventi si siedono sul sedile posteriore e, in quel caso, anche chi sta davanti (convivente e conducente) indossa la mascherina. In auto dunque, se non si è conviventi o congiunti, bisogna rispettare il distanziamento come in taxi e altrove.
Chi sono i congiunti?
Anche sui veicoli commerciali e sugli autocarri deve essere garantita la distanza di sicurezza. C’è da precisare che per “congiunti” si intendono non solo i coniugi, ma anche i conviventi, le coppie unite civilmente, i fidanzati (anche se stanno nelle proprie famiglie), i parenti fino al sesto grado. Però -ripetiamo- solo i congiunti/conviventi possono viaggiare in auto o in moto senza mascherina.
Antonella Sanicanti