Con molta probabilità l’Italia si appresta a vivere un Natale sotto le restrizioni anti-Covid. Nell’attesa quasi messianica dell’arrivo di un fantomatico vaccino.
Insomma, piuttosto che festeggiare la nascita di Gesù il Salvatore, il Governo obbligherà la popolazione italiana a non partecipare alle classiche tavolate e ad attendere che la salvezza possa giungere dalla scienza tramite il vaccino. Una realtà che però rattrista e turba molti cristiani. L’annuncio della nascita di Gesù non può essere rimpiazzato da alcun farmaco.
Pochi giorni fa infatti c’è stato l’annuncio dell’azienda statunitense Pfeizer di essere sempre più vicina all’implementazione del vaccino, che al momento avrebbe un’efficacia oltre il 90 per cento. Per coincidenza, anche se i più realisti parlano di una precisa pianificazione, l’annuncio è uscito pochi giorni dopo il voto americano, quando il democratico Joe Biden sembra essere il prossimo presidente degli Stati Uniti.
Oltre a questo, pare che l’annuncio abbia già sortito considerevoli effetti dal punto di vista finanziario. Le borse sarebbero cioè magicamente risalite. Le aziende in questione, l’americana Pfizer e la tedesca BioNTech, sono le prime ad avere annunciato responsi positivi dai loro test. Ora dovranno chiedere l’autorizzazione per l’uso di emergenza del vaccino entro la fine di novembre.
Ciò sta a significare che la sperimentazione è ancora in corso, e non c’è nulla di ufficiale e definitivo. Tutti però sembrano già gridare a questo risultato, che viene dato ormai per certo. Con una sponsorizzazione mediatica internazionale considerevole.
Se si considera che soltanto due mesi fa la Russia fece lo stesso identico annuncio, in quella occasione nessuno ebbe reazioni positive. Anzi, quasi tutti i media internazionali si adoperarono per affermare che si trattava di un’ipotesi irrealistica.
Da settimane inoltre il vaccino cinese è già in circolazione, ed è applicato sia all’interno della Cina che in altri Paesi, tra cui il Brasile. Pochissimi ne parlano, e la notizia sembra quasi inesistente. Il vaccino in questione è infatti stato sviluppato dalla società cinese Sinova Biotech, e pare che dopo le prime somministrazioni sia arrivato il blocco per via di una grave reazione da parte di un soggetto vaccinato.
Anche il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford e dalla Astrazeneca, su cui il Governo italiano ha puntato sin dall’inizio, pare che stia dando diversi problemi in fase di sperimentazione. Fatti che dimostrano che non sarà di certo il vaccino a salvare l’umanità di fronte alla pandemia.
Ci saranno al contrario numerose cure, diverse per ogni Paese, con sperimentazioni più o meno lunghe e approfondite. Che dovranno affrontare le diverse mutazioni del virus, dovranno quindi adattarsi di volta in volta. Agendo in maniera diversa tra loro.
Di conseguenza, non ci sarà un vaccino che verrà calato dall’alto nelle vesti di “salvatore” a fare uscire l’umanità dal guaio della pandemia. Ma ci saranno diversi popoli, nazioni, uomini e donne di diversi a paesi a lavorare per gli obiettivi di diversi produttori in concorrenza spietata tra loro. E che operano per raggiungere finalità internazionali geo-strategiche, strettamente legata alla politica.
Una nuova guerra, che nasce dalla pandemia e prosegue nei laboratori di tutto il mondo, dove le vittime sono i cittadini dell’intera popolazione mondiale. In un mondo globale in cui l’uomo è sempre più uno strumento al servizio della tecnica, del denaro, dell’egoismo umano, e in ultima istanza del principe di questo mondo.
Giovanni Bernardi
Fonte: lanuovabq.it
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