Vi proponiamo questa bellissima preghiera scritta da don Decio, in un momento così particolare e triste della nostra vita.
La preghiera da fare in questo momento ci viene direttamente dal Vangelo per bocca degli Apostoli: “Signore non Ti importa che moriamo?”
Colpiti e minacciati da un nemico invisibile che sta seminando terrore e morte, noi che viviamo nella fede non dobbiamo mai perdere la speranza.
Come gli apostoli sulla barca con Gesù in mezzo alla tempesta
La nostra forza è la preghiera e come gli apostoli che erano sulla barca con Gesù che si sono visti persi, così anche noi eleviamo il nostro grido: “destati Signore, non ti importa che moriamo?”
Gesù si desta e placa la tempesta perché lui non abbandona i suoi figli mai. la preghiera fa miracoli non dimentichiamo come il Signore stesso ci inviti a chiedere, a bussare e a cercare. E’ la risposta non manca infatti Gesù ci dice: Se voi dunque che siete cattivi sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano!
La speranza nel salmo 91
Nella preghiera è nella sua Parola noi troviamo conforto. Egli risponde al nostro grido come possiamo anche leggere nel salmo 91:
Poiché Egli ha posto in me il suo affetto, io lo salverò; lo proteggerò, perché conosce il mio nome. Egli m’invocherà, e io gli risponderò; sarò con lui nei momenti difficili; lo libererò, e lo glorificherò. Lo sazierò di lunga vita e gli farò vedere la mia salvezza.
La Preghiera di Don Decio
Carissimi Amici,
In questo tempo così funesto per il dramma della Pandemia, non resta che rivolgerci a Cristo, attraverso la preghiera, al suo Venerdì Santo, perché sul buio che sta calando, come scese sul Calvario, ascolti oggi il nostro grido: ”Signore Gesù, non ti importa che moriamo”, ti dissero gli Apostoli sul lago in tempesta; oggi noi lo gridiamo a te!
Vedi l’afflizione del tuo popolo, tu che hai avuto compassione delle folle; Tu che hai vissuto l’ora della paura nell’orto degli ulivi, placa l’angoscia di quanti sono stretti dalla morsa del male. Commuoviti davanti ai medici, agli infermieri e a quanti si consumano per vincere questo iniquo virus, rendili immuni dal contagio;
Tu che ai piedi della croce hai avuto Maria tua madre e Giovanni, siano ora loro con te a raccogliere l’ultimo respiro di quanti sono costretti a morire soli. Tu che hai pianto sulla morte di Lazzaro, accogli le lacrime dei familiari che non possono piangere i loro morti.
Inonda di umanità coloro che sono chiamati a compiere il pietoso ufficio della sepoltura. Tu che hai detto ”Fatevi coraggio, io ho vinto il mondo”, vinci il virus e la nostra incredulità, sia la fede – luce indefettibile – a vincere le tenebre del momento. “O Gesù dolce, o Gesù amore”.
don Decio