La decisione del governo nel nuovo Dpcm: subito l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso in presenza di non conviventi.
Il governo ha varato un decreto che impone nuove regole contro il diffondersi dei contagi. In particolare, il decreto prevede l’obbligo di mascherina sia al chiuso sia all’aperto. Finora l’obbligo al chiuso infatti era previsto per i solo luoghi aperti al pubblico. Ora invece il Governo ha optato per una stretta ulteriore.
Così l’obbligo scatta ovunque, ad eccezione ovviamente che nella propria abitazione. “In tutti i luoghi all’aperto ad eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento” da altre persone, spiega il governo.
In sostanza le mascherine vanno indossate se si cammina per strada o in piazza, se si sta seduti su una panchina, mentre si aspetta l’autobus o un taxi. E, in ogni caso, ogni volta che si è all’aperto.
Il testo sarà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legge Covid, e si spiega che sono esclusi da questi obblighi i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
Oltre a questi, sono esclusi dall’obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni, i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, “nonchè coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità”.
Così sarà obbligatorio indossare le mascherine anche quando si entra nei negozi, quando si sale su un mezzo pubblico e negli uffici. Non va indossata quando si viaggia in macchina da soli o con conviventi, al contrario va indossata se si è su un taxi o in macchina con amici e persone non conviventi.
Nei bar e ristoranti va messa quando si entra e si esce, quando ci si alza ad esempio per andare in bagno o dopo che si è consumata la bevanda o il pasto, e si può togliere quando si è seduti al tavolo. Mentre per quanto riguarda le sanzioni, restano invariate. Le multe per chi non indossa la mascherina vanno da 400 a 1000 euro.
Oltre a questo, il Consiglio dei ministri ha infatti appena approvato la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021. Con una delibera infatti è ora ufficiale la decisione al centro di numerosi attacchi nei giorni scorsi, con la quale l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte continuerà a disporre di poteri speciali fino al prossimo 31 gennaio.
Una scelta secondo molti esagerata e che delinea una impostazione autoritaria nella gestione della pandemia in Italia. Nessun altro Paese in Europa infatti ha dichiarato lo Stato di emergenza, e l’Italia non è tra i Paesi con maggiori contagi in questo momento. Nonostante gli aumenti delle ultime ore.
Il Governo ha così approvato oggi la proroga del decreto Covid che era già in vigore fino al 15 ottobre, e oggi era l’ultimo giorno possibile per fare questa scelta.
I voti a favore sono stati 253, mentre quelli contrari solamente 3. La prima parte della risoluzione dell’opposizione è stata invece respinta dall’aula, con una votazione separata che ha registrato 202 sì e 256 no.
La soglia del numero legale infatti era oggi abbassata per via del fatto che alcuni deputati risultavano essere in missione e altri in isolamento, di preciso 120. Il decreto inoltre consente alle Regioni di varare norme più restrittive rispetto a quelle stabilite dal Governo centrale, che non potrebbe invece ammorbidire o attenuare.
Ad eccezioni di alcuni singoli casi, nel rispetto dei criteri previsti dal Dpcm, e previa un intesa con il ministro della Salute. Solo in quel caso sarebbe possibile per le Regioni introdurre “norme ampliative”.
Intanto, il bollettino di oggi fa registrare un aumento dei casi in Italia. Si parla di 3.678 nuovi casi e 31 morti nella giornata di oggi. Sarebbe il più alto dallo scorso 16 aprile.
Le Regioni più colpite risultano essere la Campania, con 544 nuovi casi, e la Lombardia, con 520 nuovi casi. Dall’inizio dell’epidemia di coronavirus in Italia risultano essere almeno 333.940 persone ad avere contratto il virus. Di cui 36.061 sono decedute, mentre 235.303 sono state dimesse.
Al momento il numero dei soggetti positivi registrati è 62.576. Nella sola giornata di oggi sono stati effettuati 125.314 tamponi, 25.572 in più rispetto a ieri che erano stati 99.742. Di fronte a 3.782 pazienti ricoverati con sintomi, di cui 337 in terapia intensiva.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha affermato: “I numeri che arrivano ci dicono che siamo dentro una sfida enorme e che dobbiamo ragionare insieme su come affrontarla e vincerla. La situazione è seria e delicata“.
Giovanni Bernardi
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