Emergenza Coronavirus: il Vescovo di Orvieto Benedetto Tuzia ha esposto, in via del tutto straordinaria, il Sacro Corporale.
Nella giornata di domenica 22 marzo, come riporta Alteia, il Vescovo di Orvieto Benedetto Tuzia ha voluto mandare un forte messaggio a tutti i fedeli, chiamati in questo delicato periodo a far fronte all’emergenza Coronavirus. In via del tutto straordinaria, il Vescovo Tuzia ha celebrato l’Eucaristia ed ha esposto il Sacro Corporale, il panno su cui si sono riversate le gocce di sangue del Miracolo di Bolsena. Tutti i fedeli hanno potuto così vedere, anche in streaming, la Sacra reliquia.
Un chiaro messaggio di affidamento a Gesù, che tutto può, per affrontare questa difficile prova a cui il Coronavirus ci ha chiamati. Come sappiamo, Benedetto Tuzia sarà in carica nella diocesi di Orvieto-Todi fino all’insediamento del Vescovo appena nominato, Gualtiero Sigismondi. Quello che Monsignor Tuzia ha voluto mandare a tutti i fedeli è un bel messaggio di speranza, concedendo a tutto il mondo la possibilità di adorare la Sacra reliquia.
Qual è l’importanza di questa reliquia? Ce lo insegna la storia. Facciamo un salto indietro di qualche secolo, arrivando fino al cuore del Medioevo. Era infatti il 1263 quando un Sacerdote boemo, che in cuor suo non era poi così convinto che nell’Eucaristia si trovasse effettivamente il Corpo di Cristo, si recò in pellegrinaggio a Roma, affinché la sua fede fosse rafforzata. Lungo la via del ritorno, il Sacerdote si fermò a Bolsena, dove celebrò la Santa Messa nella Basilica di Santa Caterina. Ecco, lì, in quel luogo Santo, avvenne il miracolo. Proprio nel momento della consacrazione, il Sacerdote vide uscire dall’Ostia alcune gocce di sangue, gocce che andarono a macchiare il Sacro panno, per l’appunto, il Sacro Corporale.
Il comune di Orvieto deve la presenza del Sacro Corporale a Papa Urbano IV. Il Pontefice risiedeva in loco fin dal 1262. Appresa la bellissima notizia del miracolo, il Papa mandò un inviato a Bolsena e fece recapitare nella Chiesa di Santa Maria il Sacro Corporale. Dopo aver dichiarato la miracolosità dell’evento di Bolsena, il Pontefice Urbano IV estese a tutta la Chiesa la solennità del Corpus Domini. Era l’11 agosto del 1264.
In questo periodo contrassegnato dall’emergenza Coronavirus, il Vescovo di Orvieto ha fatto dono a tutti i fedeli della possibilità di adorare visivamente il Sacro Corporale. Come riporta Alteia, al Vescovo sono anche arrivati dei messaggi nei quali sono espressi tutti i ringraziamenti dei fedeli. I fedeli hanno inoltre richiesto al Vescovo di mantenere aperto il tabernacolo con la reliquia, chiaramente negli orari previsti, per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus.
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Fabio Amicosante
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