Coronavirus, in rete si scatena la polemica. “Notizie false create ad arte”

Coronavirus, in rete si scatenano le polemiche: c’è chi avvisa una certa esagerazione da parte dei media sulle morti per il virus. Dove sta la realtà?

Foto Claudio Furlan – LaPresse 24 Febbraio 2020 Milano (Italia) Cronaca Turisti e abitanti nel centro di Milano durante l’emergenza CoronavirusPhoto Claudio Furlan – LaPresse

Da giorni ormai in rete si parla di un rialzo dei contagi. Molti tra i cosiddetti “critici” verso un approccio troppo allarmistico spiegano che il numero dei contagi si alza perché è direttamente proporzionale al numero dei tamponi effettuati. Che nelle ultime settimane, di fatto, sta salendo. Alcuni utenti però nei vari social network stanno facendo notare che talvolta le informazioni relative alle presunte vittime da Covid pare siano piuttosto fuorvianti, quando non vere e proprie falsità.

Il caso del medico Lopalco, candidato alla Regione Puglia

Nelle scorse settimane era finito al centro della bufera l’epidemiologo dell’Università di Pisa Pier Luigi Lopalco, prima consulente della Regione Puglia per l’emergenza Coronavirus e ora candidato alle elezioni regionali con una lista guidata dal governatore uscente del Partito Democratico Michele Emiliano. Lopalco infatti aveva parlato esplicitamente di cinque giovani pugliesi in condizioni “severe”, di cui però poi si è scoperto non esserci alcuna traccia nei bollettini ospedalieri.

La notizia perciò a molti, in particolare ai più dubbiosi e scettici, è sembrata essere inventata di sana pianta. E il pensiero è che il candidato alle regionali abbia in qualche modo “gonfiato” oppure addirittura “inventato” un fatto per interesse personale, magari politico. Ad esempio qualificandosi agli elettori come uomo della provvidenza intento a risolvere il male del virus in quanto esperto scienziato.

Coronavirus carestia paesi ricchi

La risposta della rete alle notizia “gonfiate” o false

Ma in rete, si sa, le bufale non vengono facilmente perdonate. Ed è difficile sfuggire alla realtà in quanto ogni diretto interessato può fare valere la propria voce, anche le persone coinvolte in prima persona nelle vicenda narrate dalla cronaca, ma che su organi ufficiali non avrebbero il modo di poter pubblicare la propria smentita. Ora però, grazie alla partecipazione in rete dal basso alla costruzione delle notizie, tutto questo è possibile.

Nei giorni scorsi molti giornali si sono affrettati a riportare notizie di persone infette da coronavirus che sarebbero decedute in diversi ospedali. I diretti interessati, però, si sono accorti che talvolta si tratta di vere e proprie bufale, e sono andati a spiegarlo direttamente alle testate che hanno pubblicato la notizia.

I commenti di alcuni utenti coinvolti nella vicenda

Ad esempio, sotto la notizia pubblicata online da un noto quotidiano locale, dal titolo “Il coronavirus fa ancora vittime in Sicilia, donna muore 3 mesi dopo il ricovero”, un utente replica mettendo in luce i fatti in cui è direttamente coinvolto. “Mia madre è del paese della signora, è infermiera e lavora al civico, la signora la conosceva da quando è bambina”, introduce l’utente. “Non aveva 70 anni (prima bugia), ma 83”, premette ancora. “Era in ospedale da tre mesi ma era negativa, in questi tre mesi è stata colpita da ictus”, conclude.

“Questa è la prova lampante di quanto siete falsi, i giornali sono peggio del Covid”. Un secondo utente rincara la dose sotto la notizia in cui si spiega che è “morta la donna accusata di epidemia colposa”, ovvero che “aveva preso 1 taxi e 2 aerei per arrivare da Pavia alla Sicilia”.

Il commento sotto il post: “mia nonna non è morta di Coronavirus”

Un utente commenta sotto il post: “mia nonna non è morta di Covid 19 stanotte ma sul foglio delle onoranze funebri hanno messo così, obbligati dal decreto ministeriale”, spiega. “Ma a quale pro? Per avere più soldi dalla comunità europea?“. Sono molti i commenti apparsi in rete ora dopo ora di questo tenore. Non è sempre facile distinguere la realtà di ciascuno di questi, ma sicuramente, nel complesso, pongono un interrogativo molto importante. Perché qualora i giornali pubblicassero notizie inventata di sana pianta ci troveremmo di fronte a fatti gravissimi.

Ci si chiede allora perché accada tutto questo? Vale a dire, c’è un vero e proprio interesse a diffondere notizie false riguardanti il coronavirus? Sappiamo che i primi a manipolare l’informazione, da sempre, sono il potere politico ed economico. Quindi il dubbio di molti utenti è che l’interesse a diffondere notizie esagerate o direttamente false riguardo alla pericolosità dei contagi, ce l’abbiano proprio la politica o la grande industria.

Coronavirus, chi ha interesse a diffondere notizie false?

La seconda, l’industria, interessata a guadagni e profitti dal punto di vista economico, con la produzione di mascherine, o strategico, cambiando la propria produzione e la propria modalità produttiva. La prima invece, la politica, interessata a mantenere il suo potere attraverso uno stato di emergenza permanente, che permette cioè di scavalcare ogni discussione parlamentare e democratica al fine di prendere misure altrimenti impopolari.

Non a caso, in questi mesi si sta cercando di promulgare provvedimento come il Ddl Zan, che prevede anche l’educazione al gender nelle scuole. Ovvero una tematica che da sempre il popolo italiano rifiuta in blocco. Ma che viene portata avanti con pervicacia da una minoranza molto potente, e con legami spesso molto stretti ai grandi della terra e ai loro piani. Gli stessi piani che prevedono, tra le altre cose, l’appiattimento di ogni differenza sessuale e l’omologazione di ogni credo religioso in un unico grande calderone indistinto e sincretico in cui ad essere divinizzato è “l’Uomo”.

Coronavirus, l’attacco del blog al direttore Enrico Mentana

“La bambina di 5 anni ricoverata da giorni in terapia intensiva all’ospedale di Padova ha un quadro clinico grave, ma per un’altra patologia, non per il Covid”, si spiega in un altra notizia rilanciata dal direttore del Tg di La7 Enrico Mentana e dal suo quotidiano online Open.

Notizia criticata da pagine come Weltanschauung Italia, blog personale che combatte ogni giorno quella che a loro dire è una vera e propria mistificazione sul tema del coronavirus, e che in questo caso riporta le parole del governatore: “La bimba è positiva ma la diagnosi differenziale è stata fatta, e non è in questa situazione per il coronavirus. La patologia che l’ha portata in terapia intensiva è di tutt’altra origine, ci sono tre casi in Italia, ci ha riferito l’ospedale Spallanzani”.

Che il Signore ci doni la forza di distinguere il bene dal male

“Signori, dopo questo ennesimo titolo vergognoso FALSO è giunta l’ora di chiedere il conto a questi signori, ovvero Open, Mentana e David Puente”, attacca duramente il blog. “Costoro non solo disinformano ma dicono di combattere le fake news. Incredibile. Non si può agire in questa maniera, che qualcuno di competente intervenga per frenare questo scempio”.

Ci si chiede perciò dove sia la verità. E se veramente ci si può fidare di chi tiene le redini del potere mediatico, economico, politico, sanitaria. La speranza è che su tragedie come decessi o epidemie ci sia responsabilità da parte di tutti. Ma tenere gli occhi aperti è certamente il primo diritto e allo stesso tempo il dovere di ogni cittadino. Preghiamo il Signore che ci doni la capacità di riconoscere il bene dal male e di agire ogni giorno affinché il primo vinca sul secondo, per il bene di tutti.

Giovanni Bernardi

Gestione cookie