Nei giorni drammatici dell’epidemia da Coronavirus i medici sono in prima linea per curare i malati. Talvolta accade che debbano sostituire persino i sacerdoti al fine di benedire chi è in fin di vita.
È il caso di Bergamo, dove il sacerdote che benediceva i pazienti è rimasto contagiato a sua volta, finendo tra i ricoverati. La Curia di Bergamo ha perciò cercato l’unico modo possibile per dare l’estrema unzione agli uomini e alle donne in fin di vita per colpa del virus. Quello di fare impartire la benedizione dagli stessi operatori sanitari.
“Ho istruito, in accordo con la Curia di Bergamo, gli infermieri e i medici per dare la benedizione a chi la desidera e a chi è in fin di vita. Molti di loro hanno benedetto i malati con un piccolo segno sulla testa e una preghiera a chi lo desiderava”, ha spiegato il direttore generale Asst Bergamo Ovest dell’Ospedale di Treviglio, Peter Assembergs. “C’era il rischio di non poterli far benedire dal sacerdote che si è sacrificato fino a quando non è stato messo in quarantena”.
Purtroppo, il problema che giorno dopo giorno si fa sempre più piede è la mancanza di medici e infermieri. Molti di loro sono rimasti contagiati mentre curavano gli altri. Segno della mancanza di precauzioni adeguate fornite loro dalle autorità civili. Tanto da fare ricorrere alla Protezione civile e al Ministero degli affari regionali a una vera e propria “chiamata alle armi”, un bando rivolto a 300 medici che volessero recarsi nelle zone di maggior epidemia per sopperire alla mancanza di personale.
“Qui mancano medici e infermieri poichè sono stati contagiati dal virus. Per chi è rimasto a lavorare siamo già alla quarta settimana della crisi ed è evidente che più della fatica fisica con turni massacranti sta vincendo lo stress nel vedere che ci sono così tanti morti”, è quanto affermato dal direttore Assembergs.
Intanto l’epidemia prosegue in tutta Italia, e poco alla volta ma in maniera sempre più dirompente si sta allargando a macchia d’olio in tutto il pianeta, dalla Spagna alla Gran Bretagna fino agli Stati Uniti. In Italia si sfiorano i 50 mila contagiati, e anche paesi del centro-sud come Fondi, in provincia di Latina, sono ormai passati alla zona rossa.
La Lombardia, la regione più colpita, è allo stremo. Dopo le immagini delle camionette dei militari che portano le bare fuori dalla città per mancanza di spazio, non possiamo che aggrapparci alla speranza che tutto ciò finisca presto.
Dobbiamo quindi necessariamente prendere tutte le precauzioni richieste, e in primis quella di restare a casa. E dobbiamo invocare il Signore con tutto il nostro cuore affinché questo dramma possa presto andare scemano fino ad arrivare a conclusione, affinché si possa tornare a vedere la luce in fondo al tunnel. Chiediamo al Signore che questo possa realizzarsi quanto prima.
Giovanni Bernardi
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