Dopo la crisi sanitaria dovuta al coronavirus, ci si comincia a confrontare con l’emergenza economica che si profila già dai prossimi mesi.
Ad agosto, infatti, la norma inserita nei decreti governativi sul coronavirus, che prevede l’impossibilità di licenziare, decadrà. E la cassa integrazione prevista, in via emergenziale, per molti lavoratori obbligati a stare a casa per le misure di sicurezza imposte dal governo Conte, si esaurirà.
Molti lavoratori, purtroppo, verranno probabilmente lasciati a casa sia dalle aziende che dal governo. E oggi il muro che tanti imprenditori vedono di fronte a sé, per combattere gli effetti devastanti della quarantena, è quello della burocrazia.
“In questo momento non ci sono segnali positivi sulla velocità, anzi, tutti stanno toccando con mano come il limite del nostro paese sia la burocrazia. Quando c’è l’emergenza, la velocità fa la differenza“, ha affermato ad esempio all’agenzia Agi il patron di Technogym Nerio Alessandri.
L’imprenditore, affrontando a tutto campo il tema delle conseguenze economiche della pandemia, ha spiegato che “bisogna essere molto veloci ad affrontare emergenze come quelle economiche così come quelle sanitarie“. E che, visto che di velocità ce n’è stata ben poca, i prossimi mesi presenteranno un conto salato.
“Sicuramente questa crisi economica avrà risvolti molto importanti in termini di occupazione, povertà e consumismo”, ammette affranto l’imprenditore. In tutto ciò, però, “serve positività”, spiega il fondatore del colosso mondiale del wellness e degli attrezzi ginnici.
“Basta paura, basta terrorismo mediatico. Sappiamo che ci sono i problemi. Esistono tante patologie come quelle oncologiche che credo tocchino tutte le famiglie italiane, quelle cardiovascolari, infarti, diabete, quindi purtroppo l’uomo deve combattere con queste epidemie, con queste malattie croniche”, spiega.
L’imprenditore è tuttavia “sicuro che saremo pronti a curare meglio il Covid-19. Abbiamo imparato tanto, abbiamo capito gli errori che sono stati fatti, errori enormi nei protocolli, nelle cure, nella gestione dei malati, dei pronti soccorso. Ora dobbiamo dare fiducia”.
In autunno però, se la disoccupazione esploderà, si potranno verificare tensioni sociali rilevanti. “Se la disoccupazione esplode questo sarà il tema che creerà davvero tensioni sociali che potrebbe sfociare in una recessione o addirittura in una depressione”.
Quale futuro ci aspetta quindi nei prossimi mesi? L’imprenditore non ha dato giudizi di natura politica, nonostante le difficoltà di tutta la politica ad affrontare questa grave tragedia sono evidenti. “Il Covid 19 non è né di destra né sinistra. Questa situazione non deve essere una campagna elettorale, non deve essere una speculazione per nessuno”.
Per Alessandri, tuttavia, resta una cosa unica da fare: stare vicino alle famiglie e alle persone. “L’unica cosa che è da fare al momento è salvaguardare i posti di lavoro e fare di tutto per migliorare la salute delle persone, delle nostre famiglie, dei collaboratori e dei nostri cari”, spiega.
L’Italia avrebbe infatti tutte le possibilità di superare al meglio questa crisi e rinascere dalle ceneri per una stagione economica, sociale e politica rinnovata. Il nostro Paese è infatti pieno di risorse e talenti enormi. Dalla cultura al turismo, con patrimoni artistici e naturali meravigliosi, alla professionalità e la grinta di tanti imprenditori, l’Italia ha le carte in regole.
Ma deve giocare bene la sua partita e sfruttare i suoi talenti al meglio. Serve perciò collaborazione, competenza, idee chiare e una visione del futuro focalizzata su ciò che serve veramente. E non su menzogne illusorie e propagandistiche al solo scopo di creare falso consenso. Dalle quali può nascere solo un castello di carta destinato a cadere con grande facilità, quando i primi illusi sono proprio i nostri politici.
Questo è il momento buono per ripensare economia e società alla luce del bene della persone e della comunità. “Serve gioco di squadra“, spiega Alessandri, la cui azienda ha resistito al collasso durante la crisi perché ha mantenuto i contatti con i propri clienti ed è riuscita a svuotare i propri magazzini, nonostante la produzione fosse stata fermata.
Nei giorni di isolamento, infatti, la salute fisica, oltre a quella spirituale mantenuta viva con la preghiera domestica, ha rappresentato un elemento centrale della vita dei singoli, impegnati a mantenere uno stile di vita sano, che contempla movimento fisico e buona alimentazione. Importanti per mantenere alte le difese immunitarie.
“Il 90% degli ammalati di Covid che purtroppo sono mancati hanno avuto principalmente problemi di obesità, malattie cardiovascolari, problemi legati all’anzianità”, ha spiegato Alessandri.
Giovanni Bernardi
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