I casi di persone contagiate da Coronavirus in Italia salgono oggi, venerdì 13 marzo, a 15.113. I deceduti sono arrivati a 1016.
Con oltre 2200 mila contagi nelle ultime 24 ore e il 10% dei pazienti in terapia intensiva. Dati che purtroppo ci sentiamo ripetere di continuo in tv, sul web. E ogni volta mi affligge il pensiero della condizione in cui queste persone sono andate incontro alla morte.
Soli, in ospedale, senza il conforto dei familiari e senza ricevere i Sacramenti. Fatico a immaginare una situazione così drammatica, desolante, che avevo visto finora solo nei film. Ora invece è una realtà, terribile.
Una mia amica, Tiziana, ha perso il padre, e si è dovuta rassegnare a non potergli dare una degna sepoltura. E ancora un’altra cara amica, Chiara, ha il marito in terapia intensiva, intubato e non le è permesso di andare in ospedale. E’ bloccata a casa. Attende notizie con i suoi figli, e insieme pregano incessantemente. Non c’è altro che ci dia sollievo in questi momenti bui.
Girano inoltre sui social le testimonianze dei medici che raccontano quello che avviene sotto i loro occhi ogni giorno in questo periodo di emergenza:
“I pazienti Covid-19 entrano soli – racconta la dottoressa Francesca Cortellaro, nessun parente li può assistere e sono lucidi sino alla fine. Molti di loro chiedono di poter salutare almeno un’ultima volta i loro cari col telefonino. L’ultima era una nonnina che desiderava salutare sua nipote, e gliel’ho chiamata”
Nonostante ciò, la fiducia nel Signore, nel conforto che Lui stesso donerà a queste povere anime quando le incontrerà, e nella Sua infinita Misericordia, mi consola tanto. Ma oltre non perdere mai la speranza, c’è un’altra cosa che possiamo fare per le vittime del Coronavirus: accompagnarli tra le braccia di Gesù, stringendo loro la mano con la preghiera.
Tanto più oggi che è Venerdì e la Chiesa ci offre un particolare occasione per liberare le anime.
Questa preghiera venne confermata dai Papi : Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI. Il Venerdì è il giorno in cui Gesù ha sofferto per la nostra salvezza. Ognuno di noi può liberare molte anime dalla sofferenze del Purgatorio ogni Venerdì.
In particolare modo, ogni Venerdì Santo recitando la seguente preghiera 33 volte, è possibile liberare ben 33 anime dal Purgatorio. Invece, recitata in un qualsiasi Venerdì per 50 volte libera dal Purgatorio5 anime bisognose.
Preghiera: “Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che è il mio Signore. Amen”.
Simona Amabene
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