Coronavirus, si svuota la città di San Francesco

L’emergenza Coronavirus ha costretto gli italiani a chiudersi in casa, lasciando le piazze e le strade vuote. Anche la bellissima Assisi si presenta oggi vuota e desolata.

Assisi
Assisi (photo Gettyimages)

Non sono tempi semplici quelli che stiamo attraversando. A risentirne, tra gli altri, è anche il settore del turismo, che vede svuotarsi le più grandi mete di pellegrinaggio del nostro Paese. Tra le città rimaste vuote ce n’è una, in particolare, che fa risentire la sua eco in modo quasi squillante, la città “dove nacque al mondo un sole”, per citare Dante. La città che diede i natali a San Francesco, passato alla storia per l’appunto come il “poverello d’Assisi” vede oggi le sue strade vuote, senza turisti e pellegrini e sembra volerci annunciare la sua desolazione.

Coronavirus, un’emergenza da affrontare con speranza

Oggi, le piazze della bellissima Assisi non accolgono i milioni di turisti e pellegrini che ogni anno popolano con gioia la città di Francesco e Chiara, i negozi sono stati costretti a chiudere le porte. Le Basiliche (inferiore e superiore) sono abitate dai soli frati, che svolgono il servizio di sorveglianza. Solo qualche persona del luogo è presente.

Ma il sole continua a splendere

Lì quel sole nacque e lì, proprio ad Assisi, il sole continua a splendere, quasi a volerci dire che non siamo perduti e che presto potremo tornare a vivere quel luogo ricco di storia e di spiritualità. Vivendo questo stato d’emergenza come una prova da superare, con speranza e fede, siamo fiduciosi che presto quella città così luminosa e “viva” possa tornare ad ospitarci come ha sempre fatto.

Forti nella speranza e nella preghiera

San Francesco ci ha lasciato, tra gli altri, un insegnamento di un’importanza unica. Chiunque persevera nella fede, chiunque, in religioso silenzio, si affida al cuore di Gesù, sarà sollevato. Diceva infatti San Francesco: “Beato il servo che accumula nel tesoro del cielo i beni che il Signore gli mostra e non brama di manifestarli agli uomini in vista di una ricompensa, poiché lo stesso Altissimo manifesterà le sue opere a chiunque gli piacerà. Beato il servo che custodisce nel suo cuore i segreti del Signore”. (fonte:Regole ed esortazioni – Fonti Francescane).

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Fabio Amicosante

 

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