Coronavirus%2C+Roma%3A+la+storia+di+Matteo+e+di+suo+zio+Paolo+che+ci+commuove
lalucedimaria
/coronavirus-storia-matteo-paolo-roma/amp/
Notizie

Coronavirus, Roma: la storia di Matteo e di suo zio Paolo che ci commuove

La storia di Matteo e di suo zio Paolo è molto toccante. Grande il gesto del giovane, che ha scelto di farsi ricoverare insieme allo zio, affetto da sindrome di down, pur di non lasciarlo solo.

Paolo e Matteo (photo screenshot da Twitter)

Paolo è un uomo di cinquant’anni, affetto da sindrome di down. Quando, nelle scorse settimane, ha iniziato a sentirsi male e ad accusare i sintomi del Coronavirus, si è immediatamente scelto di ricoverarlo all’ospedale Celio di Roma, viste le precarie condizioni in cui verteva. Ma Paolo aveva assolutamente bisogno di ausilio, non essendo autosufficiente e così, suo nipote Matteo, anch’egli risultato positivo, ma del tutto asintomatico, ha scelto in via straordinaria, di farsi ricoverare insieme allo zio.

Matteo e Paolo: un legame indissolubile

La situazione in cui verteva Paolo non era certo delle migliori. A causa di una serie di patologie, già in passato gli era stata asportata una porzione di polmone e tutto ciò stava rendendo la situazione ancor più critica. Arrivati in ospedale, i medici hanno immediatamente effettuato i tamponi a Matteo e Paolo. Entrambi positivi, con la differenza che Matteo era però asintomatico. Ma Paolo aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lui e, così, la scelta dell’ospedale è stata quella di ricoverarli insieme, nella stessa stanza. Il ricovero è durato, come riporta Roma Today, dal 3 al 18 novembre. Pian piano, col passare dei giorni, la situazione è iniziata a migliorare e Paolo, al quale era stata diagnosticata una grave polmonite, è migliorato vistosamente.

photo web source

Una storia a lieto fine

Una volta tornati a casa, al termine dei giorni di ricovero, Paolo ha esclamato, proprio come un grido di vittoria: “E bye!”. Tutta la gioia, la felicità di Paolo nel poter far ritorno a casa può essere riassunta in questa esclamazione. Un’esclamazione che, forse, non sarebbe stata possibile, senza la costante presenza del nipote. Paolo ha avuto con sé un vero e proprio Angelo Custode.

Fabio Amicosante

Fabio Amicosante

Scritto da
Fabio Amicosante

Recent Posts

  • Discorsi del Papa

Angelus 19 gennaio 2025, Papa Francesco: «Alle mancanze dell’uomo, Dio risponde con la sovrabbondanza»

Nell'Angelus di oggi, Papa Francesco sottolinea come Dio risponda alla mancanza umana, con la sovrabbondanza,…

3 ore fa
  • Opinioni e Approfondimenti

Los Angeles, brucia la casa di Mel Gibson: la sua reazione manifesta una speranza incrollabile

Il famoso regista che si prepara a girare il film sulla Resurrezione di Gesù dà…

5 ore fa
  • Santi

Oggi 19 gennaio, festa dei Santi Mario, Marta, Abaco e Audiface: la forte devozione di don Bosco

I Santi Mario, Marta, Abaco e Audifce sono esempio di famiglia cristiana e che ha…

8 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Vangelo di oggi 19 gennaio 2025: Gv 2,1-11 | Commento di Papa Francesco

Meditiamo il Vangelo del 19 Gennaio 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

9 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 19 Gennaio 2025: “Aiutami a dire presente!”

La domenica è il giorno della devozione alla Santissima Trinità. Lodiamo e glorifichiamo il Signore…

10 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera 18 Gennaio 2025: “Aiutami a riconoscerti”

“Aiutami a riconoscerti”. Questo Sabato con la preghiera della sera chiediamo questa grazia alla Beata…

19 ore fa