L’emergenza Coronavirus rende impossibile la presenza fisica dei fedeli alla via crucis del Papa, ma sarà possibile partecipare direttamente da casa.
Quest’anno, le celebrazioni liturgiche papali della Settimana Santa non vedranno la partecipazione, in Piazza San Pietro, dei fedeli. Ma non disperiamo, sarà ad ogni modo possibile prender parte alle celebrazioni del Pontefice direttamente da casa, attraverso gli efficaci mezzi tecnologici. Distanti fisicamente, ma uniti nella fede: Papa francesco, come riporta Vatican News, ci invita tutti a prender parte a questo singolare Triduo pasquale.
La via crucis di Papa Francesco, in programma per il Venerdì Santo, alle ore 21, si svolgerà in Piazza San Pietro. Le stazioni della via crucis si terranno lungo tutto il colonnato attorno all’obelisco. La Piazza, viste le norme di distanziamento sociale, sarà semivuota. Come leggiamo da Vatican News, ci saranno alcuni detenuti del carcere di Pavia e alcuni operatori sanitari del Fondo Assistenza Sanitaria.
Ringraziamo il prezioso contributo della tecnologia, che in questo particolare momento storico, ci permette di prender parte alle celebrazioni liturgiche di Papa Francesco. Tutte le celebrazioni, a partire dalla Missa in Coena Domini di oggi (9 aprile), in programma per le ore 18, fino alla celebrazione della Santa Pasqua, saranno trasmesse sulla home page del portale d’informazione della Santa Sede, Vatican News, oppure sulla pagina Faceboook e sul canale Youtube del portale. Anche Rai Uno, Tv2000 e Telepace trasmetteranno le celebrazioni Pasquali (fonte: Tv Sorrisi e Canzoni).
La singolare via crucis di quest’anno è stata arricchita da bellissime testimonianze scritte da alcuni detenuti del Due Palazzi di Padova. Queste testimonianze, che rappresentano dei veri e propri commenti alle varie stazioni della via crucis, offrono importanti spunti di riflessione sull’importanza di riprendere la retta via. Una delle testimonianze che più ci ha colpito, in questo senso, è il commento alla quinta stazione, scritto da un detenuto.
Nel commento alla quinta stazione, un detenuto ha scritto una bellissima testimonianza in merito alla volontà di ritornare, un giorno, a fidarsi dell’uomo: “Sto invecchiando in carcere: sogno di tornare un giorno a fidarmi dell’uomo. Di diventare un cireneo della gioia per qualcuno”. La sua testimonianza ha fatto poi riferimento anche al suo compagno di cella, anch’egli definito un cireneo, perché capace di un’inaspettata generosità.
Per una lettura approfondita delle testimonianze della via crucis: https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2020-04/via-crucis-2020-papa-francesco-detenuti-carcere-meditazioni.html
Leggi anche: Coronavirus? Lo vivo così – l’intervista a Papa Francesco
Fabio Amicosante
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