La denuncia della virologa cinese in diretta tv: “Il Coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan, in Cina. Il governo sapeva e ha nascosto tutto”
La dottoressa e virologa cinese Li-Meng Yan è una delle maggiori esperte al mondo, ha lavorato alla Hong Kong School of Public Health, e ha deciso di andare a fondo sulla vicenda dell’origine della pandemia che ha scosso l’intero pianeta, dopo essersi diffusa in un primo momento in Cina. Una volta appurati i fatti, ha deciso di denunciare di fronte a tutto il mondo il governo cinese.
Dura accusa della virologa: il virus è nato in laboratorio in Cina
L’accusa alla Cina è quella di avere nascosto al mondo la terribile minaccia del Covid-19, di cui era a conoscenza fino al primo momento. “Il coronavirus è stato creato in laboratorio a Wuhan”, è la frase inequivocabile pronunciata dalla scienziata ai media britannica, durante un’intervista che si è svolta nell’ambito del talk show Loose Women sul canale Itv.
Il luogo da cui la donna ha parlato, per ragioni di sicurezza, ovviamente non era specificato. Ora la donna rischia di essere fortemente perseguitata dal governo cinese, anche se ora che il suo volto è noto ai media di tutto il mondo per il governo di Xi Jinping non sarà semplice intervenire. I riflettori di tutto il pianeta sono puntati sulla donna, e ogni passo falso si ritorcerebbe pesantemente contro il Partito Repubblicano Cinese.
Coronavirus, l’affondo della scienziata in diretta televisiva
Durante l’intervista televisiva, la scienziata ha così affondato la lama spiegando agli spettatori britannici la verità di quanto accaduto e di cui lei è venuta a conoscenza. Presto, ha spiegato la donna, riuscirà a pubblicare le prove della natura del virus, creato in una stanza dei laboratori di Wuhan,
Da lì, da quell’origine “sintetica” e del tutto umana, il virus si è sparso in tutto il mondo. Scatenando la pandemia che ha messo in ginocchia l’intero pianeta. La donna ha inoltre spiegato che “tutti, anche chi non è uno scienziato e non ha conoscenze di biologia, sarà in grado di capirlo”.
La versione ufficiale della Cina? Falsità dettata dalla paura
La donna ha incalzato spiegando che in realtà la versione ufficiale diffusa dal governo cinese, quella in cui si spiega che il virus sarebbe nato tra le povere bancarelle del mercato locale di Wuhan, non è “nient’altro che una cortina fumogena creata dal governo di Pechino per nascondere la vera origine del Covid”.
La dottoressa Li-Meng Yan già a luglio aveva accusato più volte le autorità del governo cinese, spiegando che sono sempre state a conoscenza del potenziale letale racchiuso nel virus che gli scienziati cinesi stavano sviluppando.
La virologa: la Cina aveva informazioni prima del 31 dicembre
La virologa ha anche spiegato che un collega era entrato in contatto con informazioni in cui si spiegava che il governo presieduto da Xi Jinping era già a conoscenza del caso di un uomo contagiato ben prima del 31 dicembre scorso.
Eppure ha proseguito nella sua strada, scatenando l’accaduto. E anche una volta scoppiata la pandemia, il governo cinese ha continuato a negare di essere a conoscenza di tutto ciò, nascondendo la verità alla pubblica opinione. La sua paura era quella di pesanti rivolte, a livello internazionale e anche all’interno del paese.
Giovanni Bernardi