“Se io non fossi Papa, sarei già a Medjugorije … Custodite bene Medjugorije: è importante!”, disse il Santo Papa Giovanni Paolo II alla veggente Mirjana e poi aggiunse, a proposito di ciò che accadeva lì: “E’ un evento cruciale per la Chiesa e per l’umanità.”.
Mentre l’Arcivescovo polacco, Monsignor Henryk Hoser, designato dal Santo Padre, per esaminare i fatti di Medjugorje, annuncia una valutazione positiva sulle apparizione della Vergine e sui messaggi donati a noi tramite i veggenti, ci piace fare il punto della situazione ed elencare alcune ragioni e delle evidenze, per cui i fedeli ritengono, già da tempo, che quel luogo abbia le carte in regola per essere definito Santo.
In primo luogo, ricordiamo che Medjugorje, prima che venisse scelto dalla Madonna, era un centro così piccolo da non essere indicato nemmeno sulle cartine geografiche. Sappiamo bene che sono gli angolo dispersi, solitari, insospettabili del mondo, quelli in cui la Madre ama mostrarsi.
Il regime, all’epoca delle prime apparizioni, era comunista, estremista, secondo le disposizioni di Tito, nella regione della Bosnia-Erzegovina, scenario degli eventi in discussione. Un clima, quindi, in cui il messaggio evangelico andava urlato, forte e chiaro, ma non senza calcolare il rischio di esser tacciati dalle autorità politiche, che non facevano sconti a nessuno.
La questione creava molte difficoltà anche ai religiosi, per questo motivo Padre Jozo (e non solo lui), il frate minore parroco all’epoca in cui iniziarono le apparizioni, a cui quei fatti sono indissolubilmente legati, da primo oppositore del fenomeno divenne il più grande sostenitore delle apparizioni della Gospa, questo lo portò ad essere allontanato allontanato e arrestato, subendo ogni sorta di ingiustizia, e persecuzioni .
Medjugorje ha subito vari esami, negli anni, e non sempre la chiesa ha approvato ciò che, li, accadeva. Ecco l’estratto di un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, 1996: “… ci ha chiesto quale fosse l’attuale posizione della Chiesa relativamente alle presunte apparizioni di Medjugorje e se fosse consentito ai fedeli cristiani recarsi in pellegrinaggio in quel luogo. (…)… non si può affermare che si tratti di apparizioni o fenomeni soprannaturali. Tuttavia, i numerosi pellegrini che giungono a Medjugorje, spinti dalla fede e da altri motivi, richiedono l’attenzione e la cura pastorale del vescovo della diocesi, ma anche di altri vescovi, affinché a Medjugorje possa essere incoraggiata una devozione verso la Beata Vergine Maria, in armonia con l’insegnamento della Chiesa.”.
E così è avvenuto: tutto è rimasto sotto il controllo della chiesa, in silenzioso rispetto e in attesa di un nuovo responso, mentre la fede dei pellegrini di Medjugorje cambiava le cose. Grazie alla propagazione e all’accettazione, in 36 anni, dei messaggi mariani, infatti, sono stati registrati tanti episodi rivelanti, da far annotare cifre da record per le confessioni, le conversioni, le circa 1000 vocazioni documentate, le 500 e oltre guarigioni, nel corpo e nello spirito, inspiegabili e testimoniate. La devozione si è tenuta sempre alta con la celebrazione della Santa Messa quotidiana (in molte lingue), del Santo Rosario (tre Misteri al giorno), dall’Adorazione Eucaristica, dalle tante preghiere speciali.
Un totale di 50 milioni di persone si è recato in Bosnia-Erzegovina, per allietarsi dell’ascolto dei messaggi pubblici, dati dalla Madonna ai veggenti, quindi a noi; nessuno di questi è stato mai ritenuto disforme dalla Dottrina della Chiesa.
I 6 bambini, ora adulti, i veggenti tanto chiacchierati, poi, sono stati esaminati da uno stuoli di medici ed esperti, che mai li hanno ritenuti psicolabili o bugiardi.
Ecco gli appunti del dottor Comeri, uno di quei medici: “Prima di tutto, grazie a un holter, abbiamo registrato i ritmi cardiaci prima, durante e dopo l’estasi, senza rilevare grosse variazioni del battito cardiaco. Poi abbiamo effettuato rilievi sulla sensibilità del dolore e anche questo si è confermata normale. Quel giorno, quando finì l’apparizione, Vicka raccontò a un frate francescano che la Madonna le parlò del mio esame, dicendole che quello che avevo fatto non aveva alcuna rilevanza. Ma Vicka non poteva sapere che tipo di esame avevo effettuato. Il nostro, seppure ancora non ufficiale, fu un giudizio positivo sulla veridicità delle apparizioni o comunque su uno stato di estasi e di soprannaturalità.”. Il medico in questione, da allora, si è recato ad incontrare i veggenti un centinaio di volte, escludendo sempre che si trattasse di episodi di allucinazione.
Non tutti sanno, inoltre, che sono stati affidati, dalla Madonna a persone prescelte, ben 10 segreti, che verranno annunciati al momento opportuno, a dimostrazione dell’intervento di Maria nella nostra storia e indicanti, poi, le sue ultime apparizioni (terminate quelle di Medjugorje, si è detto, non ve ne avverranno più).
Tutto ciò che accade in quel luogo non rimane infruttuoso e tocca, per forza di cose, la vita delle persone. Molte comunità sono nate o sono state dirette dal messaggio medjugorjano, come Cenacolo e Nuovi Orizzonti, che accolgono tossicodipendenti e non solo. Il gruppo di Marys Meals, poi, porta avanti un primato eccezionale, sfamando 1.300.000 bambini africani al giorno. Si occupa anche di istruirli e che fa recapitare il 90% di ciò che viene donato, cosa che nessun’altra organizzazione riesce a fare.
Anche questo nostro blog, LA LUCE DI MARIA, è un frutto di Medjugorje, merito, anch’esso dell’invito, e della guida della Vergine, che trasforma tutto in spiragli di luce, che illumineranno il mondo ottenebrato.