Il Diritto Canonico dice che c’è il precetto di partecipazione per questa unica processione della Chiesa, come per il precetto delle feste comandate. Ci si riferisce al vecchio Diritto Canonico … nel nuovo infatti non c’è nulla di questo precetto della processione del Corpus Domini! Pertanto, posso assicurarla che non c’è nessun precetto di partecipazione a tale processione.
La festa del Corpus Domini è stata sempre di precetto, anche quando si celebrava di Giovedì, ma tale giovedì era festivo anche agli effetti civili (e quindi non di lavorava!). Oggi anche questo in Italia è totalmente cambiato perché la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha deciso che la festa del Corpus Domini si celebri la domenica seguente e pertanto rimane di precetto come tutte le Domeniche! Dunque l’unico precetto da osservare per essere un buon cristiano è quello della partecipazione alla Santa Messa di tale festa, essendo per di più domenica.
Aggiungo però che sarebbe molto opportuno e spiritualmente veramente arricchente per chi non desidera o non può partecipare alla Processione del Corpus Domini dedicare uno spazio del proprio tempo ad un momento di adorazione, anche privata, ma ricca di intenso amore per Gesù Eucarestia.
Oggi la Chiesa celebra la solennità del Corpus Domini (“il Corpo del Signore”). Questa solennità è dedicata particolarmente alla lode e alla gratitudine alla Santissima Trinità per averci dato il più grande tesoro della Chiesa – l’Eucarestia. E’, allo stesso tempo, la commemorazione dell’istituzione dell’Eucarestia durante l’ultima cena di Gesù con i Suoi Apostoli, la notte prima della Sua crocifissione. Queste sono due motivi per cui (1) la solennità del Corpus Domini segue la Domenica della Ss.ma Trinità e (2) perché Corpus Domini è normalmente celebrato di giovedì (il giorno dell’Ultima Cena).
Che cos’è l’Eucarestia? In poche parole è Cristo Stesso – il Suo Corpo, il Suo Sangue, la Sua Anima e la Sua Divinità. Mediante il ministero e le parole del sacerdote a Messa il semplice pane e il vino, portati all’altare, vengono sostanzialmente trasformati in Cristo vivo e glorificato, presente sia nella Sua umanità glorificata che nella Sua divinità. L’Eucarestia è Gesù Cristo. Nel modo straordinario, unico e inaspettato l’Eucarestia è il compimento dell’ultima promessa di Cristo ai Suoi discepoli: “Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.” (Mt 28,20)
Si dice che molti cattolici non credono nella reale presenza di Gesù Cristo nell’Eucarestia. Ciò è molto triste, ma non è una cosa di cui disperarsi. Non ho intenzione, in questo post, di addentrarmi nelle argomentazioni a favore della nostra fede nell’Eucarestia: in internet esistono molti articoli, ben preparati, sul significato dell’Eucarestia e sulla reale presenza di Cristo. Inoltre, per approfondire la propria conoscenza e la propria comprensione sulla fede della Chiesa nell’Eucarestia, si può anche leggere nel Catechismo della Chiesa Cattolica la sezione dedicata all’Eucarestia (n. 1322-1419). Detto tutto ciò, vorrei lasciarvi due spunti di riflessione mentre oggi contempliamo e celebriamo il dono dell’Eucarestia. Prima di tutto vorrei citare un Padre della Chiesa, S.Cirillo di Gerusalemme (nato nel 315 e morto nel 386), famoso per le sue catechesi. Egli scrisse sull’Eucarestia quanto segue:
“Questa istruzione del beato Paolo vi rende pienamente consapevoli dei divini misteri di cui siete considerati degni, divenuti un solo corpo e un solo sangue con Gesù Cristo. Ora egli ha proclamato: «Nella notte in cui nostro Signore Gesù Cristo fu tradito, prese il pane e dopo aver reso grazie lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: Prendete e mangiate, questo è il mio corpo. Poi prese il calice e rese grazie disse: Prendete e bevete, questo è il mio sangue». Gesù stesso si è manifestato dicendo del pane: «Questo è il mio corpo». Chi avrebbe ora il coraggio di dubitarne? Egli stesso l’ha dichiarato dicendo: «Questo è il mio sangue». Chi lo metterebbe in dubbio dicendo che non è il suo sangue? Egli di sua volontà una volta cambiò a Cana di Galilea l’acqua in vino, e non è degno di fede se muta il vino in sangue?” (IV Catechesi Mistagogica)
In secondo luogo Dio ha donato al mondo molti miracoli eucaristici lungo tutta la storia per rinnovare, sostenere e rafforzare la nostra fede nella Sua reale presenza nell’Eucarestia. Che cos’è un miracolo eucaristico? E’ la trasformazione fisica del pane e del vino, offerti durante la Messa, in vera carne e vero sangue umani. Ho visitato alcuni santuari o posti di pellegrinaggio, qui in Europa, dove questi miracoli sono avvenuti e dove tuttora si può vedere le specie eucaristiche trasformate in carne e in sangue. Uno dei miracoli eucaristici più famosi si verificò nell’anno 750 a Lanciano, una piccola città qui in Italia. Un altro miracolo eucaristico si svolse a Buenos Aires, in Argentina nel 1996 . Tutti e due i miracoli sono stati approvati dalla Chiesa (che significa che sono stati sottoposti alle rigorose e approfondite ricerche scientifiche ed ecclesiali)
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