Con tutta evidenza, i cataclismi naturali sono sempre più, in continuo aumento. Non solo un problema di natura ecologica, ma che ha a che fare con la fede, gli insegnamenti che la Chiesa e i mistici offrono ai fedeli e al mondo intero da secoli.
Quello del legame tra spiritualità e catastrofi naturali è un argomento certamente tanto dibattuto quanto delicato, con posizioni spesso differenti e persino antagoniste tra loro, anche dentro la Chiesa.
Tuttavia, ci sono messaggi e pronunciazioni che non si possono lasciare inosservati. Lungo gli scorsi secoli e decenni, infatti, molti mistici e veggenti hanno lasciato in eredità delicate e pesanti profezie riguardanti un futuro segnato dal dilagare di catastrofi naturali. Un futuro che sembra sempre più assomigliare a quanto si sta vivendo negli ultimi tempi, tra cambiamenti climatici, scioglimenti dei ghiacciai, terremoti e tornadi che sconquassano interi Paesi gettando nel panico le rispettive popolazioni.
Insomma, secondo molti oggi si starebbe cominciando ad assistere al realizzarsi di molte profezie riscontrate nei secoli passati. Eventi anomali si susseguono giorno dopo giorno, da nubifragi a tsunami, piogge torrenziali e inondazioni, uragani o tempeste di varia natura, tutti origine di centinaia di migliaia di morti in numerosi stati.
Già nel 1946 la mistica tedesca Teresa Neuman fece affermazioni che lasciavano presagire tempi simili. Ad alcuni soldati americani che le chiesero profezie sul futuro degli Stati Uniti, e nello specifico se gli Usa sarebbero mai stati distrutti da una guerra, rispose: “No, ma alla fine di questo secolo l’America sarà distrutta economicamente da una serie di disastri naturali”. Di fatto, negli anni Novanta gli Stati Uniti sono stati duramente colpiti, con un aumento esponenziale, da calamità naturali come uragani e tornado. Lo stesso è accaduto in molti altri luoghi del mondo, segnati da fenomeni climatici estremi o da eventi sismici devastanti.
Così molti hanno cominciato a domandarsi se ci sia davvero una relazione tra queste catastrofi e il mondo spirituale, o meglio il ruolo e la mano di Dio. Per questo è bene consultare Catechismo della Chiesa Cattolica. A tal proposito, in questo si afferma che “l’uomo deve rispettare la bontà propria di ogni creatura, per evitare un uso disordinato delle cose, che disprezza il Creatore e comporta conseguenze nefaste per gli uomini e per il loro ambiente” (339).
Un insegnamento che già basterebbe a mettere il punto su tutta l’intera questione ecologica, su cui nello specifico l’attuale Pontefice si è lungamente soffermato, tanto da dedicargli un’intera enciclica, la Laudato Si’. Il Catechismo infatti suggerisci ai cristiani di riconoscersi quali “amministratori della creazione di Dio”, prendendosi cioè in carico la responsabilità di “rispettare” il capolavoro dell’intera creazione di Dio, dalla persona umana creata a immagine del Creatore fino al rispetto del Creato, ovvero di tutto ciò che esiste.
Se l’umanità vuole evitare “conseguenze nefaste per gli uomini e per il loro ambiente”, spiega il Catechismo, bisogna tenere bene a mente l’ordine di interdipendenza a tre livelli a cui tutto soggiace, costituito dal Creatore, dall’umanità e dalla creazione. Una interdipendenza, purtroppo, che oggi sembra sempre più sgretolata all’interno della società. Un disprezzo per il Creatore che si incaglia tanto nelle leggi dello Stato quanto nei fenomeni culturali e mediatici più diffusi, dalla televisione fino ai social o alla musica e la letteratura, o l’arte in generale, sempre più intrisa di un pensiero ateo, anti-cristiano o, quando peggio possibile, esplicitamente demoniaco.
Basta pensare alla pubblicità continuamente fatta all’aborto, al gender o ad altri atteggiamenti vari contro la vita in generale, e contro la fede o il dominio del Signore sul Pianeta e su tutte le vite. Per questo, molti si chiedono a cosa mai potranno servire i continui tentativi di risoluzioni globali, le tante manifestazioni giovanili, la propaganda elettorale di tanti partiti, gli annunci delle multinazionali più potenti e inquinanti del mondo, i grandi consessi dei potenti della terra, se il cuore dell’uomo non si decide a cambiare radicalmente scegliendo la strada di Dio?
La risposta è evidente. Gesù stesso nelle Scritture spiegò che solo quando verrà ristabilito l’ordine dell’individuo, e l’uomo comincerà a seguire la retta Via, ristabilendo la purezza nel proprio cuore e lasciando la propria coscienza correggersi dalla Verità, che potremo vedere la vera soluzione ai mali che affliggono il nostro mondo, anche di origine naturale (Mc 7,14-23).
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