Il fenomeno letteralmente spopola in rete e su uno dei più famosi social network, con i loro video che totalizzano milioni di visualizzazioni dopo solo pochi giorni.
Le suore stanno avendo grande successo sul social sempre più frequentato da molti giovani. Nasce così una nuova forma di evangelizzazione?
Un modo alternativo e molto efficace per portare la fede a tanti giovani, oggi sempre più lontani. E per sfatare stereotipi e pregiudizi. Le suore paoline di Boston, nel Massachusetts, in inglese Daughters of St Paul, hanno infatti aperto il loro profilo su TikTok e cominciato a diffondere video divertenti e scherzosi in cui mettono al centro la fede in Gesù e la loro vita di consacrate.
I contenuti fin da subito sono diventati virali. Le sorelle, in questi filmati, ballano sui ritmi di canzoni scatenate di altri famosi “tiktoker” oppure di musicisti affermati nella cultura pop. In un’intervista rilasciata ai media americani una sorella del gruppo, Suor Betania, ha spiegato la loro nuova attività di comunicazione sul web spiegando la piena linea con la missione della loro congregazione.
Che ha a che fare con il “portare Gesù nel mondo utilizzando i mezzi di comunicazione più moderni ed efficaci”. “C’è molto potenziale su TikTok, e quindi vogliamo esserci”, ha spiegato la suora con il sorriso stampato sulle labbra. Tra loro c’è anche Helena Burns, una delle più famose, che fin da subito ha attirato grande attenzione sui media.
D’altronde basta recarsi sul suo profilo per vedere la foto con cui si presenta, un selfie con occhiali vinti al luna park e la scritta “sick”, triste. Un modo giocoso per dire di essere felici, e per avvisare che il Signore Gesù riempie la vita di chi crede in Lui di grande gioia e benedizioni. Guardando al contenuti, i loro account sono pieni zeppi di versetti biblici e messaggi evangelici.
I follower sui vari social sono numerosi, e la loro presenza non manca in nessuno di questi. Instagram, Tumblr, Pinterest e perfino Vine, ultima tendenza tra i ragazzi più giovani. Suor Helen si definisce una “media nun”, una sorella che diffonde contenuti in rete per diffondere la fede tra i giovani e in maniera penetrante.
“Cerco sempre di rispondere ai vari commenti sul mio blog, su Twitter e Facebook. Lo faccio durante il giorno come chiunque, li tengo aggiornati mentre lavoro, surfando tra uno e l’altro”, ha spiegato al Time. Il fondatore del loro ordine infatti, il beato Giacomo Alberione, “non era affatto spaventato dalla tecnologia“, spiega Helena. “Anzi, aveva intuito la necessità per la Chiesa di cominciare ad usare i media in modo più efficace”.
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In questo modo, e con questo presupposto, i social network sono diventati strumento di evangelizzazione. La Madre superiora del suo convento, racconta, è persino diventata appassionata di videogames.
Chi quindi pensa che tra i religiosi solo il Papa abbia l’esclusiva su social come Instagram, si sbaglia di grosso. Le “Media Nun” non sono certo da meno. Riuscendo a scacciare i troppi stereotipi che circolano sulle suore, e allo stesso tempo offrire una voce evangelica in un mondo dove la Parola del Signore viene sempre più offuscata e marginalizzata.
Giovanni Bernardi
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