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Cosa fare se nel momento della Comunione la particola cade a terra?

Potrebbe purtroppo capitare durante la celebrazione Eucaristica di assistere a una situazione del genere, allora è bene sapere come bisogna comportarci. Il Corpo di Cristo è la cosa più sacra e degna di ogni rispetto.

Una domanda posta da una fedele ci accompagna davanti ad una situazione che non sembra esser del tutto scontata. Come si agisce in merito?

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La distribuzione dell’Eucarestia

L‘ostia consacrata durante la Messa e poi distribuita a tutti i fedeli che partecipano. Oggi le regole Covid impongono ai sacerdoti e ai diaconi di “darla” direttamente sulle mani e non più in bocca. Ma può capitare, comunque che, per un qualsiasi motivo, la particola consacrata cada in terra.

Che fare in quella situazione? Di certo non si può lasciare il Corpo di Gesù lì per terra, ma la si può raccogliere e, comunque, dare al fedele che l’ha fatta o lasciata cadere? “Se un’ostia cade inavvertitamente a terra, anche il fedele laico può raccoglierla se non la raccoglie prima il sacerdote” – risponde un sacerdote.

E se l’ostia cade in terra? La chiesa risponde

E fin qui, almeno la situazione ci tranquillizza, perché nulla del Corpo di Cristo vada perduto. Ma la si può raccogliere e “riutilizzare”? “Se c’è un problema riguarda piuttosto cosa fare con quell’ostia: distribuirla ancora o metterla da parte? Dipende dalle circostanze. Se, per comprensibili ragioni igieniche, non sembrasse opportuno consumarla né da parte del sacerdote né da parte del fedele, si potrà metterla da parte e poi deporla a consumare in modo naturale nel sacrario” – conclude il sacerdote.

LEGGI ANCHE: Nell’Eucarestia, il segreto per amare davvero Gesù

Cristo si dona ogni giorno

Gesù si offre a noi ogni giorno e noi che partecipiamo al suo banchetto Eucaristico, non possiamo permettere che il suo corpo vada perduto. La Chiesa, quindi, pone alcune particolari norme che permettono la “ripresa” dell’ostia caduta e il suo utilizzo.

Quando riceviamo la Santa Comunione, mettiamoci in preghiera, pensiamo che Gesù entra in noi, si dona a noi, senza chiedere nulla in cambio se non di amarlo. Un qualcosa di meraviglioso.

LEGGI ANCHE: Non immaginiamo i doni che otteniamo accostandoci all’Eucarestia

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

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