In questi giorni si sente parlare molto, in relazione all’attuale situazione politica, di “costruttori”. Per molti, però, il termine rimanda a significati molto oscuri.
Mentre va in onda la crisi di governo, infatti, gli esponenti della maggioranza stanno dando la caccia ai parlamentari che possano sostenerla fino alla scadenza naturale della legislatura. Alla Camera probabilmente il Governo Conte non avrà problemi, mentre invece si rischia grosso al Senato.
I voltagabbana sono diventati i “responsabili”. Cosa si cela dietro?
Perciò quelli che un tempo venivano etichettati come voltagabbana ora sono diventati i “responsabili”, oggetto di ripetuti appelli da parte delle stesse forze politiche che un tempo demonizzavano chi cambiava casacca durante la legislatura in corso, spingendosi persino a proporre la reintroduzione del vincolo di mandato.
Tra questi appelli, quello che ha fatto più presa è stato l’appello ai “costruttori”. Un termine però, che è stato utilizzato anche dal Presidente della Repubblica, ma che al contrario desta molti sospetti, e piuttosto inquietanti. Ciò per il semplice motivo che il termine “costruttore” viene utilizzato comunemente per indicare quei figuri che risultano essere affiliati alla massoneria. L’etichetta di “costruttore” è cioè notoriamente un’etichetta di stampo massonico.
L’inconciliabilità tra Chiesa e massoneria e quel dubbio inquietante
Come noto, la Chiesa ha scomunicato la massoneria, di conseguenza non si può essere iscritti a l’una o all’altra contemporaneamente. Il 26 novembre 1983 la Congregazione per la Dottrina della Fede pubblicava una dichiarazione sulle associazioni massoniche parlando apertamente di “inconciliabilità” tra le due appartenenze. Secondo gli studiosi dell’esoterismo, nella massoneria si è troppo spesso molto vicini a praticare un culto apertamente demoniaco, con rimandi espliciti al demonio come viene descritto nelle Sacre Scritture.
Tutto questo rende piuttosto inquietante, se si pensa che l’attuale esecutivo sta facendo appello proprio a questo genere di figure per garantirsi l’appoggio che gli permetta di restare in vita. Non sono infatti pochi i soggetti che lo stanno spiegando in maniera chiara in queste stesse ore.
Molti quotidiani ne danno conto senza mezzi termini
La questione oggi impazza su molti quotidiani. Tanto il direttore della Stampa Massimo Giannini, che il suo editorialista e notista politico più prestigioso, Marcello Sorgi, hanno spiegato con grande serenità di un reclutamento da parte del premier Conte dei “responsabili”, o “costruttori”, affidandosi a “figure improprie come cardinali, generali della Finanza vicini ai servizi segreti, avvocati in odore di massoneria“.
“Insomma, la maggioranza che domani e dopodomani dovrebbe salvare il governo dell’avvocato di Volturara Appula”, tira le somme il direttore della Verità Maurizio Belpietro. Mentre sullo stesso giornale Mario Giordano chiede per quale ragioni, davanti a questo vergognoso mercimonio, il Capo dello Stato Mattarella non abbia ancora detto nulla.
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I “costruttori” sono gruppi oscuri che tramano per i propri interessi?
“Mi chiedo come possa lei, supremo garante e rappresentante della nazione, tollerare che l’Italia, nel momento più difficile della sua storia, sia guidata da un governo che nasce in questo modo vergognoso“, scrive Giordano. Ieri il deputato ex 5 Stelle Gianluigi Paragone lo ha spiegato altrettanto chiaramente sul suo profilo facebook. “I “costruttori” sono le élite che si muovono”, ha spiegato Paragone, ex giornalista di La7.
“Per questo oggi il Maestro Mario Monti ha usato la sua squadra e il suo compasso per disegnare nuovi scenari“, ha continuato Paragone riferendosi a un articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera.
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In un tempo di dolore abbiamo bisogno di radici solide per costruire
La verità, invece, è che in questo tempo drammatico e doloroso, l’Italia ha bisogno di tutt’altro che di queste figure losche, oscure, occulte. Al contrario, ora più che mai c’è bisogno di veri servitori degli uomini e delle donne del proprio Paese, persone interessate al bene del prossimo e di tutta la comunità, e non al proprio interesse e tornaconto originato in progetti di dubbia natura.
Si parla cioè tanto di costruire, ma per farlo c’è bisogno di fondamenta solide. Quelle radicate nel Vangelo e nella Parola di Cristo. Quelle che hanno fondato la nostra cultura, e che ancora oggi costituiscono l’unica risposta possibile a ogni emergenza.
Questo perché, come è scritto in (Matteo 7,24-27), “chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, è simile a un uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grande“.
Giovanni Bernardi