Un gruppo di scienziati che hanno lavorato sul campo per contrastare il Covid, hanno firmato un documento con il quale attestano che la crisi è superata.
La loro convinzione è basata sulle evidenze statistiche: crollo delle terapie, dei ricoveri e calo del numero di positivi.
Dieci scienziati firmano un documento attestando che la crisi da Covid è superata
Qualche settimana fa Alberto Zangrillo affermava che i dati statistici sui ricoveri portavano a pensare che il Covid-19 era “Clinicamente inesistente”. Con questa frase il primario dell’Unità operativa e rianimazione del San Raffaele voleva spiegare come il virus non stesse più causando le conseguenze gravi osservate nei mesi precedenti; ciò, dunque, portava a pensare che la crisi sanitaria poteva dirsi superata.
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Le dichiarazioni di Zangrillo hanno accesso una polemica nella comunità scientifica, con esperti virologi che lo hanno apertamente criticato. Il primario del San Raffaele tuttavia non è il solo a ritenere la crisi superata. Lo dimostra il documento che lui ed altri 9 colleghi hanno firmato in queste ore. In questo si legge: “Evidenze cliniche segnalano una riduzione della sintomatologia e della possibilità di aggravamento. Molti casi hanno una carica virale molto bassa e il contagio sarebbe sempre più difficile”.
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Locatelli, Galli e Crisanti predicano calma
Come spiegato sopra, non tutti gli scienziati si sentono pronti ad asserire con certezza che la crisi sia stata scongiurata. Sebbene i dati siano incoraggianti, infatti, alcuni esperti ritengono che un focolaio possa riaccendersi da un momento all’altro. La dimostrazione di questo proviene da Pechino, dove è stato imposto un secondo lockdown a causa dell’esplosione di un nuovo focolaio. Ma anche dalla Germania, primo Paese europeo a ritornare alla normalità e primo ad assistere alla nascita di un focolaio. Nei giorni scorsi sono stati scovati oltre mille positivi in una sola località.
Tra gli esperti più prudenti c’è sicuramente Franco Locatelli, membro della task force anti covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità; il quale ha di recente dichiarato che il pericolo di una nuova diffusione epidemica potrebbe giungere anche dall’estero, esattamente come la prima volta. Dell’avviso che una seconda ondata potrebbe presentarsi sono anche il primario del Sacco Galli e Andrea Crisanti, virologo che ha collaborato con la task force del Veneto.
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Luca Scapatello