L’amore che va oltre il Covid. Questo è quello che ci insegnano due coniugi residenti in Veneto, costretti entrambi al ricovero in ospedale in terapia intensiva.
Antonia ed Italo non hanno mai smesso di esser vicini e nulla li ha separati, nemmeno il Covid. Un’immagine che sta facendo il giro del web ci racconta cosa è successo.
Quando il Covid tenta di dividerci dalle persone che amiamo come un nemico invidioso ed insidioso. Ma che, anche se ci ha presi nella sua morsa, si rende conto che niente è più forte dell’amore. E di questo ne sono esempio le tante coppie, genitori, figli che, nonostante il contagio e (in alcuni casi) anche il ricovero in ospedale, mai hanno voluto allontanarsi dalle persone più care.
La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Antonia ed Italo, marito e moglie che sono stati entrambi contagiati dal Covid e, entrambi, sono stati ricoverati in terapia intensiva. La prima a veder peggiorare la sua condizione di salute è Antonia: la febbre, la saturazione bassa, il ricovero in ospedale il 20 dicembre, la diagnosi di Covid.
Italo, suo marito, non l’ha mai lasciata sola. Quando gli era possibile, andava a trovare sua moglie all’ospedale di Cittadella ma, il giorno di Natale, l’ha dovuto passare da solo, in isolamento, come il protocollo prevede. Dal canto suo, Antonia cerca di non far preoccupare suo marito: ha bisogno dell’ossigeno sì, ma le sue condizioni nel complesso sono buone.
Il 31 dicembre, anche Italo si sente male, ha la febbre. Subito anche lui viene ricoverato in ospedale, lo stesso dove è ricoverata Antonia. I due sono vicini, ma c’è qualcosa che li separa: la possibilità di non potersi incrociare perché in due reparti diversi.
Passano i giorni e le condizioni di Antonia migliorano visibilmente, non ha più bisogno dell’ossigeno e si avvia alla completa guarigione. Non è lo stesso per Italo che ha, ancora, bisogno di un aiuto per respirare. L’8 gennaio, Antonia può tornare a casa. Ma sono 20 giorni che non vede suo marito e chiede come sta. Grazie all’aiuto di un’infermiera, Antonia ha la possibilità di passare a dare un bacio a suo marito e a dirgli che, quanto prima, lo aspetta a casa, come sempre.
I due si abbracciano, si baciano mascherina contro mascherina…ma non importa: l’importante è esser lì, vicini, nella speranza che questo incubo finisca quanto prima.
Una storia che, non solo commuove, ma che fa riflettere. Nemmeno un virus, nemico insidioso, minuscolo ed invisibile, potrà sconfiggere l’amore che, se anche nessuno lo vede, è più grande di ogni altra cosa.
ROSALIA GIGLIANO
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