Il duro attacco della presidente del Senato Elisabetta Casellati: sullo stato di emergenza devono dirci la verità”.
La presidente del Senato ha così espresso forti dubbi sui nuovi provvedimenti che verrebbero varati dal Governo Conte di qui a breve. Il rischio è il governo introduca una sorta di regime autoritario “soft” per via della pandemia, in cui in sostanza si salti del tutto sopra alla democrazia.
L’allarme della Casellati: “non vorrei che si abbatta la democrazia”
“Capisco le ragioni dell’emergenza, ma non vorrei che tra proposte di democrazia diretta, appelli al voto a distanza e ricorso continuo ai decreti-legge si finisca per abbattere il Parlamento e quindi la democrazia rappresentativa“, ha affermato in un’intervista al Corriere della Sera.
La Presidente del Senato è stata anche molto dura per quanto riguarda il rischio di un nuovo lockdown, su cui tuttavia il Governo ha risposto spiegando che non è in programma. “Penso che il Paese non sia in grado di sopportare un nuovo lockdown. Socialmente ed economicamente”, ha affermato senza mezze misure.
“Vedo solo la necessità di essere severi nel far rispettare le regole. L’allarmismo non serve, non aiuta a controllare la pandemia e crea solo sfiducia. Al contrario dobbiamo sostenere il ritorno alla normalità secondo due parole d’ordine che ci dovranno accompagnare nei prossimi mesi: responsabilità e coraggio”.
Dura la Presidente Casellati: “L’allarmismo non serve, non aiuta”
Ormai è noto che il Governo, con il nuovo Cpcm che uscirà in serata, cercherà di inasprire le misure restrittive per combattere il contagio. Tra i punti che si prospettano, il divieto di assembramento, l’intervento dei militari nelle strade, e infine la chiusura dei locali alle 23. Per molti si tratta di una sorta di lockdown morbido.
La decisione in assoluto più criticata è però di natura politica, e vede la proroga dello stato d’emergenza dovuto alla pandemia fino al 31 gennaio 2021. Su questo punto la Casellati è altrettanto ferma. “Sulla proroga, prima di tutto occorre avere informazioni corrette, senza nascondere i risultati del Comitato tecnico”, spiega.
La Presidente Casellati: “Abbiamo bisogno di verità”
“Se non abbiamo accesso alle informazioni, non possiamo dire nulla. Abbiamo bisogno di verità. Gli italiani sono stanchi di oscillare tra incertezze e paure, in una confusione continua di dati che impedisce tra l’altro di programmare il lavoro”.
In sostanza però, la conclusione della Casellati è che “dalla fine del lockdown si parla di ripresa, ma oggi, dopo 5 mesi, tante parole e niente fatti. Non c’è una visione strategica del Paese, una visione lungimirante del futuro e dello sviluppo. Si mettono delle toppe, ma in realtà non ci si occupa dei veri problemi la cui soluzione identifica una chiara linea politica. È come nascondere la polvere sotto il tappeto. Faccio un esempio, i banchi con le rotelle non possono essere la risposta alle sfide strutturali della scuola. E tutto questo incide sul dibattito europeo.
Senza la politica, con la “P” maiuscola, capace di costruire il “Progetto Italia” dei prossimi 30 anni, anche un bazooka, qualora ci fosse, diventa una pistola ad acqua”
Giovanni Bernardi