Il governo ha così dato il via libera al decreto sulla nuova stretta per le festività natalizie, decisa nell’ambito del Consiglio dei ministri.
Il Consiglio dei ministri iniziato nel tardo pomeriggio è appena terminato: dal 24 dicembre al 6 gennaio in Italia torna la zona rossa nei giorni festivi e prefestivi. Mentre invece sarà zona arancione nei giorni lavorativi.
Il premier ha così illustrato, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi, nel dettaglio le misure anti-Covid che verranno implementate per le festività natalizie. Mentre all’interno del Governo cominciano i malumori. Anche le domande dei giornalisti mettono in luce alcune contraddizioni molto pesanti rispetto alle scelte del premier Conte, in particolare per i limiti che verrebbero implementati per le abitazioni private.
“Noi non entriamo nelle case degli italiani“, ha risposto Conte. “Il divieto è stato concepito come limite alla circolazione. Interveniamo come inasprimento della zona rossa. Si esce con l’autocertificazione in tutti questi giorni di festività. Chi circola per strada dichiarerà dove va”.
Prima di ciò, Conte ha aggiunto, prima di esplicare le misure prese, che si tratta di una “decisione non facile, sofferta: dobbiamo rafforzare il regime di misure necessarie per cautelarci meglio anche in vista della ripresa delle attività di gennaio”, è quanto ha affermato il premier Giuseppe Conte .
Conte ha affermato che dal suo punto di vista le misure del governo hanno funzionato, e che l’indice Rt sarebbe stato riportato a 0.86. Per cui, Per Conte dai prossimi giorni tutte le Regioni “possono diventare zona gialla”.
Durante le festività, infatti, si potrà uscire dal territorio dei piccoli Comuni sotto i cinquemila abitanti e comunque entro un raggio di 30 chilometri. Si tratterebbe della principale decisione che il governo avrebbe comunicato alle Regioni in vista di un eventuale allentamento di cui si è molto discusso negli ultimi giorni.
Tuttavia non sarà possibile spostarsi nella direzione dei Comuni capoluogo, in questo caso anche se si trovano ad essere distanti meno di 30 chilometri. Oggi, sul tavolo del Consiglio dei ministri c’era infatti un nuovo decreto legge anti-Covid in cui verranno disposte le restrizioni per il periodo che va dal 24 dicembre al 6 gennaio.
In questo lasso di tempo infatti verranno applicate le misure del dpcm del 3 dicembre sulle zone rosse. Ad eccezione dei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, quando si applicheranno le misure relative alle zone arancioni.
Il nuovo decreto Covid sarà composto di tre articoli. Queste dicono che nei giorni festivi e prefestivi tra il 24 dicembre e il 6 gennaio lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno. Nell’arco di tempo che va dalle 5 alle 22 e verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione. Nei limiti di due persone ulteriori a quelle già conviventi.
Nel testo si spiega che sono esclusi da questo limite i minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Per quanto riguarda invece il coprifuoco, resterà lo stesso di ora. Vale a dire dalle 22 alle 5.
Testualmente, i tre articoli recitano: “le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi”. Poi che “lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una volta sola al giorno in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, quindi è obbligatorio rispettare il coprifuoco”.
Infine che “si può andare verso una sola abitazione, e questa deve essere ubicata nella medesima regione: per fare un esempio, chi fosse andato a pranzo a casa dei nonni, non potrà andare la sera stessa a cena dai cugini”.
Giovanni Bernardi
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