Una straziante testimonianza che in queste ore sta facendo il giro della rete, mostra un aspetto purtroppo molto contraddittorio dell’attuale gestione della pandemia da parte delle istituzioni, e si sofferma su un punto in particolare.
Si tratta di una questione giudicata particolarmente ingiusta e anche illogica, che sembra quasi tendere a minare la salute dei cittadini e dei lavoratori, piuttosto che tutelarla.
C’è chi può essere a favore o contrario al vaccino, ma su questo aspetto non si può discutere. La testimonianza condivisa su Instagram mostra una ragazza particolarmente scossa dopo che ha ricevuto la notizia di un suo caro amico e collega in condizioni nient’affatto buone.
Il dolore della donna e quella domanda inevasa
La ragione di questa sofferenza è dovuta al fatto che il suo amico e parrucchiere, di nome Claudio, è stato “costretto” a fare il vaccino per poter aprire il suo salone di parrucchieri, come aveva invece sempre fatto fino a quel momento. Per esercitare il suo lavoro, infatti, che la Costituzione italiana mette al primo posto tra i diritti di ogni cittadino italiano, aveva bisogno di munirsi del fantomatico Green pass.
La questione controversa di questa vicenda, però, è dovuta al fatto che il soggetto in questione aveva già sviluppato gli anticorpi contro il Coronavirus, dopo avere contratto la malattia e come gli hanno attestato diverse certificazioni mediche. Eppure questi non gli sono state sufficienti per ottenere la certificazione verde richiesta dal Governo, dal 15 ottobre, per svolgere l’attività lavorativa. Perché la legge non lo prevede.
Per i guariti, se è passato troppo tempo, non si accede al green pass
Per i guariti dal Covid infatti non è sufficiente dimostrare di avere gli anticorpi, attraverso un test sierologico, per ottenere il Green pass. Se sono passati i tempi previsti dal ministero della Salute risulta essere ancora necessaria la vaccinazione.
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Claudio, come afferma la donna nel video rilanciato dall’ex concorrente della prima edizione del Grande Fratello, ora imprenditore nel settore delle pizze, Salvo Veneziano, ha dovuto fare il vaccino, e dopo dell’iniezione si è sentito male. Ora si trova ricoverato in ospedale in terapia intensiva, e la donna, evidentemente distrutta dal dolore, ha voluto postare sui social tutta la sua rabbia e la sua indignazione.
Tanti commenti sotto il video e una domanda che resta aperta
Tanti i commenti sotto il video, molti dei quali che solidarizzano con lei, altri che provano rabbia per l’attuale gestione della pandemia e per l’obbligo richiesto dal Governo di presentare il Green pass per recarsi al lavoro, e altri ancora infine che non credono alla testimonianza. Tacciando la donna che parla, mostrando apertamente il suo volto, come una persona che starebbe diffondendo una notizia falsa.
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In ogni caso, resta la domanda controversa che attanaglia molte persone, specialmente tra le più critiche verso l’introduzione del green pass, e spaventate dalla somministrazione del vaccino.
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Se una persona ha già gli anticorpi, perché mettere a rischio la sua vita con il vaccino? Il green pass va ottenuto con gli anticorpi, e pensare che la realtà sia diversa da questo è, per la donna, inaccettabile.