Dopo un lungo periodo di stop dovuto alla pandemia, tornano finalmente le processioni e le feste religiose. La decisione della conferenza episcopale segna così una strada di ritorno alla serenità che si attendeva da molto tempo.
La prima occasione di ritorno alla normalità, nonostante le molte regole da rispettare, sarà quindi quella dei riti della Settimana Santa.
Finalmente tornano quest’anno le processioni e le feste organizzate dai comitati. La prima in Italia ad emettere un provvedimento in questa direzione è stata la Conferenza Episcopale della Puglia. Finora sono state infatti principalmente le singole diocesi a dare il via libera al ritorno ai riti all’aperto, in alcuni casi anche le singole parrocchie, anche se in accordo con il vescovo.
Il ritorno alle celebrazioni pubbliche dopo due lunghi anni
Ora però con il documento dei vescovi pugliesi la strada sembra finalmente segnata in una direzione più ampia, e ora si attende che anche altre conferenze episcopali regionali possano fare lo stesso. Ad oggi, un’intera regione può finalmente dire di essere tornata alla normalità per ciò che riguarda feste e processioni, al termine di due lunghissimi anni di blocco dovuti alla pandemia.
“La ripresa di una prudente normalità e l’intenzione del Governo di porre fine allo stato di emergenza entro il 31 marzo, ci permettono di guardare con maggiore serenità anche alla celebrazione delle feste religiose”, è quanto hanno infatti scritto i vescovi pugliesi, nel documento in cui annunciano il ritorno alla tanto attesa normalità per le celebrazioni pubbliche religiose.
“È vivo desiderio dei vescovi delle diocesi pugliesi ridare vita a questi momenti religiosi e sociali così importanti per il cammino delle nostre comunità ecclesiali, sapendo tener sempre insieme i percorsi di catechesi, i momenti celebrativi e le scelte di carità, così come ricordato nel documento “L’annuncio del Vangelo nelle feste religiose popolari”, pubblicato nel 2020 dalla Conferenza episcopale pugliese”, si legge ancora.
I numerosi riti in Puglia per la Settimana Santa
Tradizionalmente, in Puglia si celebrano per la Settimana Santa centinaia di riti, estremamente sentiti e partecipati, capaci oltretutto di generare anche un indotto economico significativo, in particolare per molti piccoli centri.
LEGGI ANCHE: Monastero viene fatto chiudere | Sconvolgente motivazione dietro tale decisione
Da aprile i comitati delle feste religiose potranno quindi finalmente ricominciare a programmare la loro attività, con l’approvazione dell’autorità ecclesiastica. Le processioni si potranno quindi nuovamente organizzare, “facendo in modo che alcuni volontari del servizio d’ordine ne garantiscano lo svolgimento secondo le regole vigenti”.
Tuttavia, nel testo si spiega anche che “le processioni e le celebrazioni all’aperto, tuttavia, saranno consentite con il nulla osta dell’ordinario del luogo e, come previsto dalla legge, previa comunicazione al Comune e all’autorità di pubblica sicurezza, competente per territorio, almeno tre giorni prima“.
LEGGI ANCHE: Vaccino anti-Covid per bambini | La decisione che ribalta le carte in tavola
In ognuno dei 257 comuni pugliesi, infatti, si festeggia almeno un santo patrono per tre giorni, e in città come Bari i festeggiamenti per San Nicola hanno un doppio appuntamento, a dicembre e a maggio.