Il Coronavirus non può spezzare un legame di vita durato 60 anni. La storia che vi raccontiamo è quella di due sposi, morti lo stesso giorno.
Olga e Vincenzo erano due coniugi spostati da più di 60 anni. Ma il Coronavirus non li ha separati, nemmeno nel giorno della morte.
Covid: Olga e Vincenzo, sposi da 60 anni
Un amore durato per più di 60 anni che nemmeno il Coronavirus ha spezzato o rotto. Quella che ci apprestiamo a raccontare è la storia di Olga e Vincenzo, una vita intera passata insieme e, sempre, insieme, hanno intrapreso il loro ultimo viaggio, morendo a poche ore di distanza l’uno dall’altro.
Sono morti a distanza di un’ora l’uno dall’altro. “Non uscivano, erano molto prudenti, solo il nonno andava a far la spesa e in farmacia, purtroppo si sono ammalati. Avevano festeggiato i 63 anni di matrimonio il 26 settembre ed erano sempre insieme.
Porterò con me il ricordo della nonna, pugliese, mentre preparava a mano le orecchiette e il nonno accanto a lei che le prendeva una ad una per aiutarla” – ricorda, con commozione, una delle loro nipoti.
La febbre, il ricovero in ospedale e la diagnosi di Covid
Lo scorso 11 novembre sono stati ricoverati all’ospedale “San Gerardo” di Monza, dopo circa 10 giorni di malattia affrontata a casa: “È stato il nonno a manifestare i primi sintomi, e poi anche la nonna. Nonostante la febbre alta, per oltre una settimana il medico non è mai uscito a visitarli, gli ha dato un antibiotico dicendo che era influenza e invece era Covid-19” – ha continuato la nipote, nel suo racconto.
Poi la saturazione che scende sempre di più e l’arrivo dell’ambulanza che li ha portati in ospedale. “Non erano nella stessa camera ma nonna Olga, le cui condizioni erano meno gravi, aveva chiesto di poter tenere nella stanza una giacca di nonno Vincenzo, per sentirlo vicino” – ha concluso la nipote.
Olga e Vincenzo: morti ad un’ora di distanza
Così, anche se lontani solo qualche stanza di ospedale, sono morti domenica 14, Olga prima e il suo Vincenzo dopo un’ora.
Un amore portato avanti, come dice la formula, “nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia”. Un amore portato avanti anche oltre la morte, nel loro ultimo viaggio insieme.
Fonte: ansa.it
ROSALIA GIGLIANO