In questi tempi di Covid pregare è ancor più urgente. Recitiamo questa preghiera in particolare per i malati soli nelle corsie degli ospedali.
In questi tempi difficilissimi pregare per i malati è ancor più urgente e doveroso, una carità spirituale che siamo tenuti a fare, perché Dio ascolta la nostra intercessione.
Essa può in maniera sconosciuta essere di grande conforto per chi sta soffrendo, secondo la misericordia di Dio. In particolare la nostra preghiera va a tutti i malati soli negli ospedali, che si trovano a fronteggiare un male così grande senza il conforto della vicinanza dei loro cari. Preghiamo anche per tutti i cari di chi sta soffrendo in questo modo a causa del Covid.
La preghiera è in questi casi purtroppo tutto ciò che possiamo fare, ma ricordiamoci che per la nostra fede la preghiera è l’arma più forte, perché agisce laddove è impossibile all’uomo. Forti di questa convinzione, chiediamo con cuore fiducioso a Dio di ascoltarci.
Chiediamogli di guarire, di alleviare le sofferenza di chi soffre, di donare la sua salvezza e, laddove dovessimo passare per dolorose prove, di sostenerci sempre, con la certezza che non ci abbandonerà mai, anche nel mistero a volte doloroso della vita. Affidiamo tutti inoltre alla potente intercessione di Maria Santissima.
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Signore, accogli le preghiere e i lamenti
di coloro che soffrono e
di quanti si adoperano per alleviarne il dolore.
Tu che hai percorso la via del calvario
e hai trasformato la croce in segno di amore e di speranza
conforta coloro che sono afflitti, soli e sfiduciati.
Dona loro:
la pazienza sufficiente per sopportare le lunghe attese
il coraggio necessario per affrontare le avversità
la fiducia per credere in ciò che è possibile
la saggezza per accettare ciò che è rimasto irrisolto
la fede per confidare nella tua Provvidenza.
Benedici le mani, le menti e i cuori degli operatori sanitari
perché siano presenze umane e umanizzanti
e strumenti della tua guarigione.
Benedici quanti nelle nostre comunità
si adoperano per accompagnare i malati
perché accolgano la profezia della vulnerabilità umana
e si accostino con umiltà al mistero del dolore.
Aiutaci Signore a ricordarci
che non siamo nati felici o infelici,
ma che impariamo ad essere sereni
a seconda dell’atteggiamento che assumiamo
dinanzi alle prove della vita.
Guidaci, Signore,
a fidarci di Te e ad affidarci a Te. Amen.
Elisa Pallotta
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