L’Italia si prepara a chiudere battenti di nuovo e a passare, quasi tutta, in zona rossa, in particolare in prossimità di Pasqua.
Una nuova stretta e una modifica al DPCM del 6 marzo è in programma. Sta di fatto che, anche in questo fine settimana, le Regioni Italiane cambiano ancora colore. Vediamo quali virano verso la zona rossa e quali verso quella arancione.
L’Italia verso il rosso
Dal 15 marzo, l’Italia cambia ancora colore. Non saranno più solo due le Regioni in zona rossa, ma altre virano alla zona di massa allerta. L’indice Rt è balzato ben oltre la soglia dell’1, i contagi sono in repentino aumento a causa anche delle tante varianti, in circolazione soprattutto fra la fascia di popolazione più giovane.
Tutto questo porta ad una sola soluzione: una nuova stretta e nuove chiusure, in particolare con l’avvicinarsi delle festività Pasquali.
“I casi stanno aumentando, noi già la settimana scorsa abbiamo puntato l’indice sull’Rt che stava aumentando e di fatto, in diverse Regioni, vediamo la circolazione delle varianti, soprattutto inglese e brasiliana, che circolano rapidamente.
Questo fa sì che il numero di casi incrementi. Bisogna adottare misure restrittive per arginare la diffusione delle varianti e fare un invito ai cittadini a mantenere comportamenti estremamente prudenti” – a lanciare l’allarme è il dottor Giovanni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute.
Altre Regioni sono in fascia rossa
La Lombardia entra in zona rossa, come annunciato anche dal Governatore di Regione, Fontana. Anche la regione Lazio passa, da zona gialla direttamente a zona rossa, a causa del suo Rt balzato oltre l’1.
Ancora un cambio di colore per il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, le Marche, il Veneto, la provincia di Trento e la Puglia che passano, definitivamente, da arancione/arancione scuro in zona rossa.
Confermate, ancora per un’altra settimana, in zona rossa anche la Campania e la Basilicata.
Chi resta in arancione
In zona arancione, invece, la Liguria, insieme alla Regione Calabria, il Molise, la Sicilia e la Valle d’Aosta e la provincia di Bolzano. Restano confermate, in arancione, dalla scorsa settimana, l’Abruzzo, l’Umbria, la Toscana.
Unica zona “felice” resta la Sardegna, sorvegliata speciale con la sua zona bianca.
Quali potrebbero essere le misure restrittive per Pasqua
Le misure più restrittive pensate dal Governo (che devono esser proposte e confrontate con le Regioni) guardano alla Pasqua. Le ordinanze per il passaggio di fascia delle Regioni saranno in vigore fino al 28 marzo.
LEGGI ANCHE: È pronto il nuovo DPCM: che cosa cambia dal 6 marzo?
Dalla settimana successiva, invece, si ipotizzano momenti di restrizione e lockdown come avuti a Natale. Da Palazzo Chigi, fanno sapere che, per le festività pasquali, dal 3 al 5 aprile, le misure previste per la zona rossa si applicheranno su tutto il territorio nazionale. Sarà comunque possibile spostarsi all’interno della propria regione verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, massimo due persone.
Dal 15 marzo al 2 aprile, le Regioni che avranno dati da zona gialla, saranno comunque considerate arancioni. Inoltre, dal 15 marzo al 6 aprile, le Regioni passeranno in zona rossa in modo automatico se l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti.
LEGGI ANCHE: Governo, nuove restrizioni anti Covid: cosa ci aspetta per Pasqua?
ROSALIA GIGLIANO