La battaglia contro il Coronavirus passa, soprattutto, attraverso il vaccino. A che punto sono le varie sperimentazioni nel mondo?
L’OMS spera di poterlo ottenere entro la fine dell’anno. Le sperimentazioni sono a buon punto, ma ci vorrà ancora del tempo per i test sull’uomo.
Il Coronavirus continua a contagiare e a mietere vittime, ma la battaglia contro di lui procede con la ricerca di un vaccino che possa, quanto meno, debellarlo. Tante sono le sperimentazioni attive e presenti nel mondo, ma nessuna, fino ad ora, è ancora ufficialmente pronta per esser già distribuita ad ampio raggio.
L’OMS, nella persona del suo capo, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha annunciato la necessità oltre che la volontà, di poterlo già distribuire per la fine di questo 2020.
“Tutti gli strumenti in nostro possesso, per mettere fine alla pandemia, sono in campo. Tra questi vi sono anche i vaccini. C’è speranza che entro la fine di quest’anno possiamo avere un vaccino” – ha commentato Ghebreyesus.
Per la precisione, nel mondo sono attive ben 40 sperimentazioni di vaccino contro il Coronavirus. A partire dagli Stati Uniti, dove sono ben 92 le sperimentazioni possibili attive, ancora però, nella fase dei test pre-clinici su animali, mentre per un’altra quarantina si è già passati alla sperimentazione umana.
In Germania, la società tedesca BioNTech ha stretto collaborazioni con la Pfizer, con sede a New York, e con la casa farmaceutica cinese Fosun Pharma per sviluppare il vaccino ad mRNA. Se lo sviluppo andrà in porto, potrebbe essere uno dei primi vaccini a sbarcare in Europa.
In Europa, invece, la sperimentazione si affida ad un vaccino inglese, sviluppato dalla società britannico-svedese AstraZeneca con l’Università di Oxford. Ma, accanto alla Gran Bretagna, anche la Russia ha più volte manifestato la sua capacità di produrre un vaccino anti Covid.
Il ministero della Sanità russo, ha lanciato lo scorso giugno test clinici del vaccino Gam-Covid-Vac, una combinazione di due adenovirus, l’Ad5 e l’Ad26, entrambi generati da un gene del coronavirus, e lo stesso presidente Putin ha dato piena approvazione all’uso sperimentale del vaccino stesso.
Oltre oceano, anche l’Australia ne sperimenta uno: la fase 3 dei test, serve a determinare se il vaccino anti tubercolosi del Bacillo Calmette Gue’rin, sviluppato all’inizio del secolo scorso, può offrire una protezione parziale contro il nuovo coronavirus.
Insomma: il mondo non è fermo e continua a combattere contro il virus. Anche se si tratta di una battaglia ancora molto, molto lunga.
Fonte: rainews.it
ROSALIA GIGLIANO
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