Covid, aumento contagi: le regioni che rischiano di diventare “arancione”

A soli pochi giorni dall’ultimo Dpcm, si prospetta già una nuova ordinanza con cambio delle disposizioni per alcune Regioni italiane a causa dell’incremento dei contagi da Covid.

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Inizialmente classificate come “zona gialla”, la Campania e la Liguria, visti i dati da contagio Covid, sembrano destinate a divenire “zona arancione”.

Covid: alcune retrocessioni per le Regioni

I contagi continuano a salire, i posti letto negli ospedali iniziano a scarseggiare e la “zona gialla” sembra non esser più la classificazione adatta per alcune Regioni italiane. Stiamo parlando di Campania e Liguria, che sin dall’ultimo Dpcm, sembravano da inserire in zona arancione. Ma poi visti i 21 parametri di riferimento presi dal Cts e dal Ministero della Salute, sono state inserite in zona gialla.

Una zona che, però, non sembra adatta visto il crescente numero di contagi (basti guardare la Campania che, nella giornata di venerdì, ha sfiorato i 4500 contagi in un solo giorno). Fra oggi e domani mattina, il Ministro della Salute, Speranza, dovrebbe emettere una nuova ordinanza per riclassificare le Regioni.

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Campania e Liguria in zona arancione?

Sembra imminente la retrocessione a zona arancione della Liguria, Campania e della provincia di Bolzano. Ma in bilico ci sarebbero anche Lazio, Veneto e Toscana. Ma il problema, come già segnalato anche dal consigliere del ministero della Salute Walter Ricciardi, è anche la città di Napoli e le aree metropolitane: “Ci vorrebbe un lockdown e delle zone rosse anche per le singole città maggiormente colpite”.

Covid: nella zona rossa, alcuni sindaci chiedono di allentare le restrizioni

Se da un lato c’è il Governatore della Campania, De Luca, che invita tutti a fare come se il lockdown fosse già in vigore nella sua regione, dall’altro lato ci sono invece alcuni sindaci della zona rossa, come Bergamo, Cremona che hanno addirittura chiesto per le loro zone un allentamento della zona rossa, entrando così in pieno contrasto con il Governatore Fontana.

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Dal canto suo, il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo rivendicano la validità delle loro decisioni. Anche se, confermano, che alcune Regioni sono delle “sorvegliate speciali”: “L’ordinanza è figlia di un lavoro lungo e faticoso. Non c’è spirito punitivo, ma sulle ordinanze non ci sarà trattativa” – ha commentato Speranza.

Si attendono, quindi a breve, le nuove decisioni in merito alle nuove classificazioni delle Regioni.

ROSALIA GIGLIANO

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