Con la zona gialla, riaprono finalmente i luoghi della cultura. Sarà possibile, dopo due mesi di chiusura, visitare i Musei della Cristianità.
A Roma, riaprono in sicurezza in Musei Vaticani, chiusi per oltre 80 giorni a causa delle restrizioni Covid. Una boccata d’ossigeno e di cultura che, per ora, è possibile solo a chi risiede nella capitale e nella Regione Lazio.
Riaprono, anche a Roma, in zona gialla, i Musei Vaticani. La cultura riprende a respirare, anche se con ingressi contingentati e cadenza solo infrasettimanale. “Una boccata culturale che aiuta anche interiormente” – ha dichiarato, con gioia, la direttrice Barbara Jatta. A partire da ieri, infatti, le porte dei Musei della Santa Sede sono di nuovo aperte “ai turisti locali”, anche se l’afflusso non è stato di quello dei giorni normali.
“E’ una giornata di festa e gioia. Dopo 88 giorni finalmente riapriamo, dopo un secondo lockdown forse ancora più proficuo, abbiamo sfruttato questo tempo per la condivisione con i nostri visitatori. Abbiamo colto l’occasione per fare tanti lavori, anche dietro le quinte. Manutenzioni ordinarie e straordinarie e anche tanti restauri” – ha commentato la Direttrice.
Visite infrasettimanali al momento. Infatti, i Musei Vaticani saranno aperti dal lunedì al sabato (la sola eccezione del prefestivo) dalle ore 8,30 alle ore 18,30, con ultimo ingresso alle ore 16,30. Per mantenere un numero limitato di visitatori, nel pieno rispetto delle norme anti Covid e del distanziamento sociale, sarà obbligatorio prenotarsi, e sarà possibile farlo online, senza diritti di prevendita.
Manutenzione e nuovi allestimenti. La Cappella Sistina è stata sottoposta al suo check-up di ogni anno delle sue superfici pittoriche. Gli affreschi delle sue pareti laterali sono stati interessati da un’attività di de-polveratura. Ci sono novità, anche, per la collezione di Arte Contemporanea all’interno dell’appartamento di Papa Borgia: “Un’immersione nel pontificato di Alessandro VI Borgia, perché l’intera sala è stata riallestita esattamente come era all’epoca, togliendo i tendaggi messi negli ultimi decenni e ritrovando le decorazioni del tardo Quattrocento che rendono l’atmosfera fantastica”” – descrive la direttrice.
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Un vero e proprio appello da parte della direzione dei Musei Vaticani a tutti i turisti e cittadini presenti nella Capitale e nell’intera Regione: “Esorto tutte le persone che sono state chiuse per tutto questo periodo a visitarci. Queste bellezze dal vivo sono un’altra cosa” – conclude.
Musei, pinacoteche, mostre aprono, dopo più di 80 giorni, le porte al proprio pubblico, anche se limitato solo a chi si trova nella Regione dove il museo è collocato (dato che, secondo il DPCM, non è ancora consentito lo spostamento fra Regioni).
ROSALIA GIGLIANO
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