Il satanismo è una piaga che si sta diffondendo sempre di più, in particolare fra le nuove generazioni. Nuovi episodi di sfregio contro immagini sacre e luoghi di culto si sono perpetrati proprio a ridosso del Natale. Come fermare tutto ciò?
La mancanza di consolazioni spirituali? L’assenza della fede? Molti, soprattutto tra i giovani, cercano “di appagarsi” attraverso la frequentazione di sette sataniche.
Il fenomeno del satanismo è dilagante e preoccupante. Quando i bisogni spirituali non trovano consolazione nella fede, quasi inevitabilmente lo trovano in altro. Ciò che affascina ultimamente è l’occulto, il mistero, e tutto ciò che può colmare quel vuoto che, chi si è allontanato da Gesù oppure non l’ha mai conosciuto, riesce ad appianare.
Oggi, più che mai, si sta assistendo ad un aumento, a dir poco incontrollato di fenomeni che, forse solo erroneamente, vengono definiti “atti vandalici contro il sacro”. In realtà nascondono qualcosa di molto più grave.
Tanti sono, purtroppo, gli episodi che ancora si susseguono, circa atti vandalici e profanazioni dei confronti di immagini sacre o, peggio, di Tabernacoli e ostie consacrate. Non ultimi, gli episodi del Veneto (l’immagine della Madonna a cui hanno mozzato le mani); o ancora la profanazione del sagrato del Santuario di Cima del Grappa (trasformato in una pista da snowboard); e, solo ultimo in ordine di tempo, quello della Basilicata (la profanazione del Tabernacolo in una chiesa di Irsina, in provincia di Matera).
Ad esserne protagonisti sono, molto spesso, i giovani. Affermano di voler “ammazzare la noia”, specie in questo periodo di restrizioni e lockdown. Ma, dalle denunce fatte anche dai Vescovi, si rammenta il preoccupante fenomeno della crescita (e del tornare a galla) delle sette sataniche.
A dare l’allarme per primo sul perché i giovani sono così attratti dall’occulto e dal satanismo, è stato il domenicano Francois Marie Dermine. Il sacerdote fa attentamente osservare come il diffondersi e la semplicità con cui chiunque si può avvicinare a certe pratiche, stia diventando qualcosa di davvero pericoloso.
“Il satanismo sta diventando molto più aggressivo e diffuso. I giovani non hanno nulla che possa soddisfare i loro bisogni più profondi e spirituali. Hanno sete di qualcosa e la Chiesa non li attrae più” – ha dichiarato.
Quasi come se stesse diventando la normalità avvicinarsi al satanismo. Ma Padre Dermine ha posto l’accento, anche e soprattutto, sulle famiglie: “Mancano figure e modelli di riferimento validi e i giovani trovano sicurezza in queste forme magiche e occulte che sembrano dare ciò che viene richiesto.
Se la famiglia trovasse i suoi punti cardini nelle figure salde di un padre e una madre, i giovani non sarebbero lasciati in questo mare di incertezze. L’educazione dei giovani è sempre più povera”.
Ma ciò che ci chiediamo è: perché allora, proprio in quest’ultimo periodo (e per giunta a ridosso o immediatamente dopo il Santo Natale) si è assistito all’innalzamento del fenomeno, in particolare quello delle profanazioni ai luoghi di culto e all’Eucarestia? “Le profanazioni sono da inserirsi nel filone del cosiddetto satanismo acido, dove più che sui rituali si punta sullo sballo e su gesti eclatanti […]
Giovani disturbati, che hanno soltanto una blanda conoscenza di quello che è il satanismo ma molta voglia di compiere atti che facciano scalpore. Proprio per questo non vanno sottovalutati” – spiegano un esperto, in un’intervista al quotidiano La Stampa.
ROSALIA GIGLIANO
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